La colonizzazione della nostra terra da parte della criminalità organizzata, che ha radici ed origini lontane dalla Brianza e dalla Lombardia, continua. Non si ferma nonostante il tempo.
Sono lontani i tempi in cui Natale Iamonte, qualche decennio fa, fu mandato spedito dallo stato centrale di Roma in "esilio" a Desio, per rimuoverlo dal contesto in cui operava la sua attività criminale. Rimosso da Melito Porto Salvo, suo paese natale in Calabria, spostò le sua attività nella nostra città, che diventò di riferimento per la nuova 'ndrina. Altro che combattere la criminalità organizzata. Così facendo, lo stato centrale, l'ha esportata anche in zone che prima dell'epoca mai avevano conosciuto simili mentalità, azioni e delinquenza.
Il problema, ormai radicato, ce lo siamo trascinati fino ad oggi. Gli arresti degli anni novanta, quelli del 2010 e quelli dei giorni scorsi sono notizie di cronaca.
Oltre a quella di Monza e Brianza, gli arresti hanno coinvolto anche le province di Milano e Como. L'operazione principale era quella dello spaccio di stupefacenti, che avveniva in bar ed in una sala giochi gestita da due indagati coinvolti nell'operazione. Nelle abitazioni perquisite, oltre alla droga, sono state trovate anche delle armi. La cocaina, proveniente dall'Olanda, era destinata al consumo dei "clienti" a Desio e Seregno. Che il consumo di droga finanzi le attività illecite è cosa nota. Che tante persone continuino a fare uso di stupefacenti, pur sapendo gli effetti devastante anche e soprattutto sulla propria salute è avvilente, grave ed allarmante.
L'organizzazione aveva in dotazione delle armi, dunque, che venivano utilizzate per risolvere piccole controversie. Una di queste fu utilizzata anche per un tentato omicidio lo scorso anno. Oltre al sequestro delle armi, ci sono state anche quelle di beni per un totale di 80mila euro.
Ringraziamo le forze dell'ordine per il lavoro svolto, ma anche e soprattutto la politica deve fare la sua parte. Servono più risorse da destinare a chi ci protegge, e soprattutto nella nostra provincia occorre contrastare duramente il progetto che vuole smantellare il corpo di Polizia provinciale, già protagonista dell'operazione STAR WARS che pochi anni fa ha portato alla scoperta della cava di via Molinara, anch'essa gestita dalla ndrangheta. La ndrangheta è un male che va combattuto ed eliminato a tutti i costi perché la Brianza non è cosa loro. Nemmeno Desio è cosa loro.
Nei prossimi giorni avremo modo di approfondire queste questioni importante, delicate e complesse. Continuate a leggerci.