Le Pen e Front National. Una comune visione europea, che tuttavia non ci fa dimenticare il nostro spirito autonomista ed indipendentista. Spirito vivo anche all'interno dei confini dello stato francese, dove la Corsica - così come altre regioni - combatte per la propria indipendenza.
La vera notizia che arriva dalle elezioni regionali francesi è che finalmente un'altro popolo europeo ha rialzato la testa. Quello che è successo in Corsica è un ulteriore segnale che il futuro dell'Europa non può essere in questa unione tecnocratica e forzata. La vittoria della lista indipendentista "Per a Corsica" è un'altra boccata di ossigeno per tutti gli indipendentisti e gli autonomisti. Dopo i casi di Scozia e Catalogna, se anche in un paese come la Francia, da sempre a tradizione centralista, si verifica una vittoria come questa, vuol dire che la strada è quella giusta.
"La gabbia dell’Unione europea può essere battuta con il disfacimento degli stati nazionali, che sono i primi alleati dei poteri forti di Bruxelles, e creando una vera Europa fatta di popoli che si autogovernano e vivono in pace tra di loro". Così ha commentato Fabrizio Cecchetti, consigliere regionale della Lombardia, leghista ed autentico indipendentista.
Servono pazienza e costanza ma la gente capirà e si convincerà anche in Lombardia, dove il percorso autonomista è stato avviato e il referendum della prossima primavera è l’occasione perfetta per far valere la voglia di libertà dalle tasse e dalla burocrazia dello stato italiano.