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Accorpamenti sanità, solo se necessario regione disposta a rivedere la legge

L'ingresso dell'ospedale di Desio


Abbiamo votato a favore dell’ordine del giorno proposto dal PD in quanto il documento esprime il medesimo intento e le stesse considerazioni già espresse più volte sia dalla Lega Nord che dal presidente Maroni”. Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega Nord al Pirellone, è intervenuto in aula in merito all’ordine del giorno approvato dal Consiglio Regionale e relativo alla riorganizzazione della sanità sul territorio di Monza e Brianza. “Troppe polemiche sono state montate ad arte e alimentate solo a fini politici, per non dire elettorali, probabilmente a causa del fatto che nel 2016 si andrà a votare in parecchi Comuni del territorio brianzolo. Noi siamo invece del parere che siamo di fronte a una buona legge di riforma del sistema socio-sanitario. Se nella fase di attuazione verranno registrate effettive e reali criticità, vi sarà piena disponibilità da parte nostra a una modifica del provvedimento, anche per quanto riguarda la parte relativa al cosiddetto “azzonamento”.

Altro che le solite polemiche, portate avanti dai soliti, che sanno solo di propaganda spicciola in vista delle prossime elezioni comunali a Desio. Proprio nella nostra città, infatti, c'è lo zoccolo duro che prosegue a montare la polemica e terrorizzare i cittadini paventando chiusure dell'ospedale e diminuzioni delle prestazioni. Cosa assolutamente falsa, come vi abbiamo già spiegato qui.
Sempre in consiglio regionale sono state recepite le modifiche formulate dai Ministeri della Salute, della Giustizia, dell'Economia e delle Finanze alla legge regionale sul Sistema Sociosanitario lombardo. Si tratta di un atto meramente formale che, di fatto, permetterà di far partire la riforma e avviare la completa autonomia del sistema socio sanitario regionale. E' un atto particolarmente importante, un imprimatur alla nostra autonomia per il semplice fatto che la riforma rappresenta l'82% del bilancio complessivo di Regione Lombardia. Il Ministero ha voluto precisare il carattere sperimentale dell'articolazione in AST e ASST del servizio sanitario e socio sanitario nazionale nella prospettiva di esportare il nostro modello alle altre Regioni italiane, come già vi abbiamo anticipato in questo post. Ancora una volta, come molto spesso accade, la Lombardia è protagonista assoluta nell'attuare importanti riforme strutturali che toccano beni fondamentali come quello della salute, facendolo meglio e molto prima di tutti gli altri.


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