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Tutela dei birrifici locali dalle accise troppo alte e sostegno al km 0. Sindaco e la sua maggioranza hanno detto NO.



In consiglio comunale questa maggioranza di centrosinistra che (s)governa la nostra Desio non si smentisce mai. Questa volta i consiglieri comunali di Partito Democratico, Desio Viva e La sinistra per Desio hanno bocciato l'ordine del giorno proposto dalla Lega Nord che chiedeva di sostenere la battaglia sulla riduzione delle accise sulla birra. E' successo durante il consiglio comunale di giovedì scorso, 29 mottobre.

La Lombardia, anche in questo settore, è la prima regione in Italia con 124 realtà tra microbirrifici e brew pub (a Desio per esempio abbiamo ben due birrifici) oltre a due stabilimenti industriali, con circa 4,7 milioni di consumatori lombardi. È un settore che sarebbe in grado di generare molti posti di lavoro, ma l'aumento di accise purtroppo rende impossibile qualsiasi sviluppo. 
Dal 2013 a gennaio 2015 c'è stato un incremento delle accise pari al 30%, grazie alle politiche ed alle decisioni attuate dai governi di centrosinistra che stanno massacrando i nostri portafogli e la nostra economia. Con gli aumenti delle accise volute da Matteo Renzi, metà di ogni birra media che beviamo in compagnia di amici, viene di fatto "succhiata" via dallo stato centrale. Rispetto ad altri paesi europei come Spagna e Germania, la tassazione qui è circa il quadruplo..

Il Movimento Giovani Padani ha organizzato diverse iniziative su questo tema per sensibilizzare la cittadinanza, portando la questione anche all'interno delle istituzioni tramite un documento presentato in consiglio regionale ed anche nei consigli comunali, tra cui quello di Desio. Il documento è stato presentato dal consigliere comunale Andrea Villa ed illustrato dal consigliere Riccardo Mariani.
"Abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta una particolare attenzione a questo tema - ha spiegato Greta Lo Re, coordinatrice del Movimento Giovani Padani di Desio - proponendo giornate dedicate ai prodotti locali, al fine di valorizzare le nostre realtà produttive presenti nel nostro comune e nelle città limitrofe, nonchè sensibilizzare la popolazione in merito ai benefici della collettività derivanti dal consumo dei prodotti km 0. A quanto pare però non hanno ritenuto fosse una proposta di buonsenso, ma non abbiamo alcuna intenzione di arrenderci. Continueremo le nostre battaglie: i nostri prodotti vanno difesi".


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