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Riforma sanitaria, quante bugie. Potrebbe diventare modello su scala nazionale.



Grazie alla riforma sanitaria lombarda entrata in vigore quest'estate, avremo un risparmio di circa 400 milioni di euro l'anno da reinvestire nello stesso campo, rivolgendo particolare attenzione ad un abbassamento del costo dei ticket sanitari, delle rette per gli anziani ospiti delle residenze sanitarie e dell'edilizia. Sbaglia chi pensa che la nuova legge sia stata fatta solo per risparmiare. 
La Lombardia, non ha bisogno di tagliare, perché a differenza di altre Regione, noi abbiamo un deficit zero. Questo vuole dire che potremo reinvestire tutti i risparmi che otterremo con la riforma nel sistema stesso, migliorando ulteriormente la nostra eccellenza in materia sociosanitaria.
Altro che le sterili polemiche desiane che qualcuno continua ad insinuare e fomentare. La riforma sanitaria, che ha avuto anche un importante riconoscimento positivo da parte del Governo, è diventata un modello: se nei prossimi tre anni saranno raggiunti gli obiettivi prefissati, il modello Lombardia sarà esteso su scala nazionale. "Vedere una legge lombarda che cambia una legge nazionale, è una sfida alla quale non possiamo e vogliamo sottrarci", così ha commentato il presidente Roberto Maroni.



L'ospedale di Desio non deve essere salvato, ci piace ripeterlo. Anzi, non ha bisogno di essere salvato ed il motivo è molto semplice: non è in pericolo.
Quanto parlare si è fatto della riforma sanitaria regionale, o forse sarebbe meglio dire "sparlare". Si, perchè nelle ultime settimane ne abbiamo sentite di tutti i colori. A partire da chi diceva che con l'accoppiamento degli di Desio e Monza la nostra città avrebbe perso o rischiato di perdere l'ospedale. Una palla colossale. Diffidate da chi vi avvicina e vi racconta qualcosa di simile. L'accorpamento prevede l'unione delle direzioni saniatrie. Adesso Desio è con Vimercate, tra poco invece sarà con Monza. Monza è sede universitaria, per questo motivo è ragionevole ipotizzare che nuove strade si possano aprire anche per il nostro ospedale. Un'opportunità del genere che permetterebbe anche alla nostra città di aumentare il suo prestigio. Altro che il contrario. 



Le polemiche nate intorno alla riforma sono per la maggior parte spinte da chi rischia di perdere ruoli di potere all'interno della sanità brianzola: è la solita questione delle cadreghe. Le ASL in Lombardia passano dalle attuali 15 a 8, ed i risparmi derivanti da questa razionalizzazione saranno utilizzati per ridurre il costo dei ticket, le rette delle RSA e le liste d’attesa. Questa scelta è stata frutto anche dell'accordo trovato con le opposizioni in consiglio regionale, che dietro le quinte arrivano anche a condividere alcune scelte, salvo poi fare una squallida speculazione politica sulle pagine dei giornali.



Chi dice che con la riforma per i cittadini sarà più complicato raggiungere le strutture sanitarie e ci saranno maggiori spostamenti toppa in pieno. Secondo il principio della libertà di scelta, ogni cittadino lombardo, in caso di necessità, può raggiungere la struttura ospedaliera o ambulatoriale che ritiene migliore. Una nota statistica che sottolinea questo aspetto anche con l’attuale assetto: Desio è l’ospedale, tra quelli brianzoli, che meno attrae i cittadini ricompresi nel suo bacino d’utenza che, spesso, scelgono altri ospedali del territorio.  A regime e con la risoluzione di alcune tematiche come quelle legate ai medici di base (qui sta la vera novità della riforma con questi presidi territoriali che si vorrebbero aperti 24 su 24) si dovrebbe arrivare ad una sensibile riduzione dei tempi d’attesa per visite ed esami clinici.



E' triste che alcuni consiglieri regionali sappiano o non vogliano diffondere alcune informazioni relative alle migliorie che questa riforma prevede e si ostinino a dire il contrario. Davanti a certe affermazioni esistono solo la malafede o l'incompetenza: in entrambi i casi chi rappresenta i cittadini a suon di panzane dovrebbe avere solo la dignità di togliere il disturbo. In particolare, per i cittadini desiani, dal punto di vista pratico non ci sarà nessun disagio: i reparti, gli ambulatori ed il pronto soccorso dell'ospedale di Desio resteranno al loro posto. Riforma sanitaria: le slide














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