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La Pedemontana, il suo percorso, la responsabilità del Partito Democratico e la sua doppia faccia

Una tratta di Pedemontana

Adesso quelli del Partito Democratico giocano a fare i NO PEDEMONTANA. Lo hanno fatto ancora, come da un po' di tempo a questa parte. Lo fanno a parole, ma nei fatti non lo sono. Nell'ultimo consiglio comunale è stato il consigliere Rocco Cicchetti a parlare di questo argomento.
Lo ha fatto nella maniera più polemica e poco costruttiva possibile, cosa molto strana per un consigliere comunale di maggioranza. Ha attaccato il presidente Roberto Maroni, accusandolo di volere portare a compimento un'opera di cui si parla da almeno trent'anni, quando il progetto nacque come collegamento Biella - Bergamo, per poi cambiare nome e  in Pedegronda prima e Pedemontana poi, con diverse modifiche anche al tracciato, fino ad arrivare a quello che conosciamo oggi e che non è stato certamente ideato, voluto ed approvato da Roberto Maroni, che guida la nostra regione da nemmeno tre anni. Accusare lui di questo non solo è moralmente scorretto, ma anche meschino e subdolo. Soprattutto se, da sempre, anche il Partito Democratico è stato favorevole a Pedemontana. Del resto, e non siamo noi a dirlo, se per l'opera sono state trovate le disponibilità economiche, è anche e soprattutto grazie al governo, tramite il CIPE - suo organo diretto - che ha defiscalizzato l'opera, facendo risparmiare oltre 400 milioni di euro. La defiscalizzazione, chiesta a Renzi da Maroni, è stata concessa. Se davvero il Partito Democratico avesse voluto ostacolare l'opera, non avrebbe dovuto dare questo aiuto. E' inutile, quindi, che persone come Cicchetti ed i sindaci di area PD facciano i paladini di chissà che cosa sul territorio, solo per ingraziarsi quel mondo - e quei voti - di chi Pedemontana non la vuole. Così come è stata una plateale farsa la partecipazione di molti consiglieri del PD alla manifestazione di un paio di anni fa a Desio contro Pedemontana. Forse, per coerenza, dovrebbero uscire dal loro partito oppure smetterla di prendere in giro l'elettorato con comportamenti ambigui. Oltretutto ci chiediamo che cosa abbia fatto il PD a Roma per evitare l'arrivo a Desio di Pedemontana, visto che tra i banchi del senato c'è una rappresentante desiana molto autorevole come Lucrezia Ricchiuti, sempre del PD. Nulla risulta.

Anzi ad essere precisi riportiamo delle dichiarazioni prese da questo articolo pubblicato su La provincia di Varese. Ecco come commentava il segretario regionale dei democratici Alessandro Alfieri, che con il deputato Daniele Marantelli lo scorso mese di luglio è stato in delegazione a Palazzo Chigi per parlare di infrastrutture: "Si va verso il provvedimento di defiscalizzazione di Pedemontana, necessaria premessa per portare a termine l’opera. Ora, superati i problemi e sempre con la dovuta cautela, confidiamo che la questione si possa risolvere. Rispondiamo con i fatti". Anche per Marantelli, la notizia della convocazione del Cipe è stata commentata positivamente: "E' la conferma dell’impegno che come Pd abbiamo portato avanti in tutti questi mesi".
Forse il consigliere Cicchetti ed i suoi colleghi del PD desiano non sono al corrente di questo. Peccato, perchè se Pedemontana alla fine sarà realizzata completamente e percorrerà anche Desio, cambiando la fisionomia di una parte della nostra città, la responsabilità sarà anche del Partito Democratico. Qualcuno dovrebbe avvisare i fan desiani di Renzi e Bersani.

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