"Stop ai contributi regionali a tutti gli stranieri che possiedono beni nei loro paesi d'origine". È questo il contenuto dell'articolo 6 voluto dal consigliere della Lega Nord Pietro Foroni inserito nella Legge di semplificazione 2015 licenziata oggi dal Consiglio Regionale lombardo.
"Con l'approvazione di questo provvedimento - spiega Foroni, già presidente della provincia di Lodi – in attuazione del DPR 445 del 2000 spesso disapplicato dalle amministrazioni locali, le persone di cittadinanza diversa da quella italiana intenzionate ad accedere a contributi del sistema regionale, dovranno necessariamente presentare adeguata documentazione rilasciata dalle autorità degli Stati di provenienza comprovante il loro effettivo stato d’indigenza, con l'elenco completo dei beni mobili e immobili posseduti nei paesi di origine. La documentazione dovrà essere debitamente tradotta in lingua italiana e non sarà più sufficiente una semplice autocertificazione. Regione Lombardia intende colpire tutti i furbetti che, fino ad oggi, approfittando di un vuoto normativo, hanno illegittimamente richiesto contributi regionali che gravano su tutti i cittadini a danno di chi ne ha realmente bisogno. Da oggi tutto questo non sarà più possibile. Un atto di giustizia che parte dalla Lombardia e verso cui il Governo dovrebbe trarre ispirazione per le politiche sociali e immigratorie nei confronti delle quali ha totalmente fallito”.
Un ringraziamento al consigliere Foroni ed alla Lega Nord che ancora una volta hanno portato a galla una questione di cui non si è mai parlato e che andrà colpire chi, fino ad ora, ha approfittato troppo dell'ospitalità data. Così come è giusto colpire chi si parcheggia con il SUV davanti ai servizi sociali del comune e poi entrava chiedere i sussidi, è giusto agire su chi, a casa sua, ha beni e finti di reddito.
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