Nell'ultimo anno roma ha imposto tagli pesantissimi che hanno letteralmente messo in ginocchio i nostri comuni, costretti ad aumentare le tasse per far quadrare i bilanci, e causato grandi difficoltà a Regione Lombardia. Tagli che colpiscono le autonomie locali del Nord, quelle più virtuose di questo sgangherato paese. Pochi giorni fa, infatti, uno studio della Confcommercio ha certificato che se tutte le regioni fornissero servizi al costo della Lombardia vi sarebbe un risparmio complessivo per lo stato di 23 miliardi. Per non parlare poi del residuo fiscale record della Lombardia, ovvero la differenza tra tutte le tasse che mandiamo a roma e le risorse che tornano sul territorio in termini di servizi e trasferimenti. La nostra regione ha un saldo negativo annuo di 54 miliardi di euro. Soldi dei cittadini lombardi che ogni anno vengono rubati dallo stato per essere buttati nei soliti sprechi.
E' palese, a fronte di questi dati, che veniamo trattati da Renzi come una colonia fiscale da spremere fino all'ultima goccia. Ma non è finita: dall'inizio del 2015 è stato tagliato 1 miliardo di trasferimenti alla regione e 106 milioni ai comuni lombardi, e proprio in questi giorni è stato annunciato un ulteriore taglio di 385 milioni che colpirà la sanità della Lombardia. Insomma, siamo di fronte ad una dichiarazione di guerra da parte dello stato centrale che continua ad umiliarci chiedendoci sempre più tasse e dandoci indietro meno servizi, più burocrazia e migliaia di clandestini.
Democraticamente abbiamo solo un'arma per fronteggiare questa situazione e riprenderci quella dignità che la Brianza, la Lombardia e Desio meritano: il REFERENDUM PER LA LOMBARDIA AUTONOMA. Tutti i cittadini lombardi saranno chiamati al voto nel 2016 e se vogliamo riprenderci la dignità che ci spetta per ricominciare a guardare al futuro con speranza e serenità dobbiamo fare ogni sforzo possibile per portare al voto milioni di persone. Ormai non c'è più tempo e forse questa è l'ultima occasione che abbiamo.
Vincere e prenderci la nostra libertà è un dovere morale per ogni cittadino lombardo, a prescindere dalle origini e dalle idee politiche di ognuno di noi.
NOI SIAMO PRONTI!