150 vigilantes sui treni e nelle stazioni ferroviarie lombarde, operativi già da settembre. A tale scopo la Lega Nord ha presentato al bilancio regionale un emendamento che stanzia 2,2 milioni di euro per l’anno 2015. Il costo complessivo annuale del nuovo servizio viene stimato in 6 milioni di euro. “Dopo i recenti e gravissimi attentati alla sicurezza – ha spiegato il capogruppo del Carroccio al Pirellone, Massimiliano Romeo – la Regione ha chiesto ripetutamente ma inutilmente al Governo una maggiore presenza delle Forze dell’Ordine a bordo mezzo e nelle stazione ferroviarie, oltre al reimpiego sul territorio lombardo dei 1300 militari attualmente schierati a Milano per EXPO. Data l’assoluta e colpevole mancanza di riscontri da parte del governo Renzi, riteniamo necessario intervenire direttamente a livello regionale per garantire la sicurezza degli utenti e del personale viaggiante del servizio ferroviario lombardo. Si tratta di un atto dovuto, la situazione infatti, come testimoniato dai numerosi fatti di cronaca, è divenuta più pesante negli ultimi mesi. Ancora, e per l’ennesima volta, tocca a Regione Lombardia intervenire per risolvere i danni creati dal un esecutivo assente che pare interessato soltanto – conclude il capogruppo leghista – a soddisfare i capricci dei clandestini travestiti da profughi.”
«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.