Custode del parco di Desio accoltellato a Seregno da un criminale che non stava in carcere ma a passeggio.
Notizia seregnese che rimbalza anche a Desio. Sì, perchè il custode del parco 25 aprile, barbaramente accoltellato ieri, è lo stesso custode che si occupa di aprire e chiudere anche i cancelli del parco di Villa Tittoni. Che questa mattina sono rimasti chiusi, per ovvi e comprensibili motivi. Un piccolo disguido, nulla di più, segnalato anche dal profilo Facebook del Comune. Ma un grave gesto. Ovviamente, il grave gesto l'ha commesso chi non avrebbe dovuto farlo. Ci riferiamo al pregidicato marocchino che, dopo avere chiesto dei soldi all'uomo, lo ha accoltellato. La normalità.
- "Scusa, mi dai cento euro?"
- "No, non li ho".
- "Ok, allora io ti accoltello".
Dialoghi di ordinaria follia o di cupa realtà? Auguriamo la pronta guarigione al custode del parco, così come auguriamo al marocchino pregiudicato di avere la fine che si merita.
Sì, perchè un pluripregiudicato non dovrebbe passeggiare tranquillamente per le strade della nostra città. I delinquenti stanno in galera in un paese normale. Non ai giardinetti. Al limite nei giardinetti potrebbero tagliare l'erba o potare le piante, naturalemnte mentre scontano la loro pena. IN questo paese però tutto gira al contrario. E non dateci dei razzisti se aggiungiamo un ulteriore dato. La persona in questione è un marocchino. Abbiamo già tanti delinquenti Made in Italy, non sentiamo l'esigenza di importare certi elementi. Soprattutto, e basta vedere le percentuali dei detenuti, poi vanno ad affollare le nostre carceri. Importiamo criminali ed esportiamo i cervelli? Sembrerebbe sia così.