Con tutto quello che sta succedendo a Roma con le vicende di Mafia Capiale e gli arresti di esponenti del PD, come minimo ci sarebbe da far cadere l'amministrazione comunale. Ci sarebbe da applicare quello che potrebbe essere definito il modello Desio: dopo l'emergere di legami tra esponenti del PdL e la criminalità organizzata, la Lega Nord fu determinante per determinare lo scioglimento dell'amministrazione cittadina. Il centrosinistra, dopo gli arresti, fu determinato nel voler porre fine ad un'amministrazione al cui interno c'erano troppi sospetti e poche trasparenze. Stesso modello che poi, un paio di anni più tardi, è stato applicato anche in Regione Lombardia: il Carroccio ha detto NO ad un assessore accusato di essere colluso con la 'ndrangheta, mettendo fine all'era Formigoni. Anche in questo caso, il PD tutto casa e legalità era ben lieto di porre fine ad una giunta inquinata da infiltrazioni e malavita.
Non si capisce come mai a Roma il PD non tenga la stessa posizione: dopo tutti gli arresti e gli scandali che hanno coinvolto la giunta guidata dal sindaco Ignazio Marino, guai a parlare di dimissioni. Anzi, è tutto il contrario e si tende a minimizzare l'accaduto.
La Lega Nord a Desio ed in Lombardia non esitò a porre fine ad esperienze amministrative in cui furono evidenti i legami tra la politica ed il malaffare. Il Partito Democratico, evidentemente, quando si tratta di mollare poltrone e potere di dubbi ne ha molti. Legalità, onestà e trasparenza valgono solo per gli altri. Forse aspettano che il prossimo consiglio comunale di Roma Capitale venga convocato a Regina Coeli.
Chissà cosa pensano di questa vicenda la senatrice Lucrezia Ricchiuti ed il sindaco Roberto Corti, che sulla vicenda tacciono. Sì, perchè per i nostri amici del centrosinistra la legalità è a senso unico: per lavarsi la coscienza è sufficiente intitolare la sala consiliare a Falcone e Borsellino, ma quando poi è il proprio partito ad essere travolto dalle inchieste e dagli scandali, è più semplice voltare la faccia dall'altra parte.