L'abbiamo saputo quasi in diretta, tramite Facebook. "Sono sul treno che da expo porta a desio e un gruppo di extracomunitari ha accoltellato il controllore" è il post scritto da chi ha vissuto in prima persona questo episodio di vergogna che non lascia scampo a commenti.
Il controllore di un treno che fa il suo lavoro di accertarsi che chi utilizzi il mezzo pubblico abbia il biglietto e dall'altra parte chi non ha rispetto per la vita e la mette su un piano inferiore alle due euro che corrisponde al costo del viaggio. Un gruppo di sudamericani, probabilmente una gang. Come quelle che spadroneggiano nelle favelas o nel bronx. Ecco cosa sta diventando la nostra Lombardia.
Il Movimento Giovani Padani sarà presente domani, alle ore 16, alla stazione ferroviaria di Villapizzone per un presidio di solidarietà e sicurezza.
Il controllore di un treno che fa il suo lavoro di accertarsi che chi utilizzi il mezzo pubblico abbia il biglietto e dall'altra parte chi non ha rispetto per la vita e la mette su un piano inferiore alle due euro che corrisponde al costo del viaggio. Un gruppo di sudamericani, probabilmente una gang. Come quelle che spadroneggiano nelle favelas o nel bronx. Ecco cosa sta diventando la nostra Lombardia.
Il Movimento Giovani Padani sarà presente domani, alle ore 16, alla stazione ferroviaria di Villapizzone per un presidio di solidarietà e sicurezza.
“Sul luogo dove è stato barbaramente assalito il capotreno – spiega Claudia Gobbato, coordinatrice dell' MGP Lombardia - i Giovani padani vogliono esprimere la propria vicinanza a Carlo Di Napoli, alla sua famiglia e a tutti i suoi colleghi. L’episodio di ieri sera, purtroppo, certifica la drammaticità delle conseguenze del far west voluto da chi asseconda e spalleggia l’immigrazione senza freni, si oppone a politiche di controllo e di polizia e consente che le nostre stazioni, a partire dalla Centrale di Milano, siano zone franche in balia di criminali, clandestini e balordi”.
“L’aggressione di ieri sera e la strage di Kabobo confermano che non siamo di fronte a episodi isolati – conclude Claudia Gobbato- Domani con noi ci sarà tanta gente che non è più disposta a tollerare il lassismo del Governo, del ministro Alfano e dei sindaci conniventi”.