Ormai è passato più o meno un mese da quando Valeria Vinci ha rassegnato le proprie dimissioni da assessore. Le vere motivazioni che l'hanno spinta a questo gesto rimangono ancora ignote e misteriose, essendo chiaro che i "motivi personali" a cui si fa riferimento ufficialmente, siano solo una scusa per mascherare una crisi politica che stia attraversando la maggioranza di centrosinistra che (s)governa la città.
Ormai è chiaro a tutti, anche se Roberto Corti ed i suoi alleati cercano di sminuire. Nelle ultime settimane abbiamo assistito allo squallido spettacolo del totoassessore, con nomi e cognomi sul possibile successore della Vinci che si sono sprecati. Da quanto si apprende sembrerebbe che Mirella Martinazzoli, capogruppo della lista civica Desio Viva abbia rifiutato di entrare in giunta. Dopo il suo rifiuto, sempre secondo le indiscrezioni, il più accreditato sarebbe Marco Beretta, sempre della lista Desio Viva.
Tutti si aspettavano che nel consiglio comunale di lunedì scorso il sindaco si presentasse con il nuovo assessore già nominato oppure comunicasse ufficialmente le dimissioni della Vinci e le motivazioni che l'hanno portata a lasciare. Invece niente di tutto questo. Anzi, ad una precisa richiesta di un consigliere comunale, il sindaco non ha addirittura risposto. E poi, ciliegina sulla torta, da tre settimane la giunta evita di incontrare i giornalisti nel briefing che inizialmente avrebbe dovuto essere l'appuntamento con la trasparenza di questa amministrazione. Ora invece, evitando gli incontri, si lascia trasparire non solo un certo nervosismo, ma anche la volontà di nascondere qualcosa ai cittadini. Di sicuro niente di losco: solo la voglia di nascondere l'immobilismo di questa giunta ed i problemi politici che la stanno dilaniando. In tutto questo, il sindaco tace. Per fortuna che, secondo i proclami iniziali, il comune doveva diventare trasparente... di vetro.