E' proprio vero che quelli del Partito Democratico non si smentiscono mai. In Veneto, tra una ceretta ed una permanente della loro Ladylike, attaccano imperterriti Zaia per gli scandali nella Serenissima. Peccato si dimentichino di sottolineare che per la questione MOSE ad essere stati pizzicati sono stati due esponenti del PD: il sindaco di Venezia ed un consigliere regionale. Nessun leghista.
Nello stesso modo, sbraitano per il processo di Umberto Bossi sull'utilizzo di soldi pubblici. Perchè i seguaci di Renzi non parlano mai degli oltre 500 indagati con in tasca la tessera del loro stesso partito o dello scandaloso salvataggio della banca Monte dei Paschi di Siena? Di sicuro hanno la memoria corta, potrebbero mangiare più pesce. Il fosforo aiuta, soprattutto a ricordare uno dei casi più recenti: il sindaco di ischia, arrestato con l'accusa di corruzione. Eccoli i sindaci modello del PD...
Attaccano i governi di cui ha fatto parte la Lega Nord, ma sorvolano sul fatto che il Partito Democratico abbia votato una legge che ha prelevato 16 miliardi di euro ai pensionati. Dimenticano anche i danni fatti votando la legge Fornero, che continuano a difendere e non cancellare.
Hanno la bava alla bocca quando parlano di lotta alla mafia. Dicono di essere i paladini della legalità, ma, giusto per fare un esempio per rimanere qui in zona, ad aprile è stato arrestato Ernesto Palermo, ex consigliere comunale di Lecco,
eletto nella lista del PD. Siede
sul banco degli imputati nel processo nato dall'operazione Metastasi,
indagine sulla 'ndrangheta nel Lecchese, coordinata dalla Direzione
investigativa antimafia di Milano. Perlui , che ha optato per il rito abbreviato, l'accusa ha
chiesto 16 anni di reclusione.
Nelle vicende che hanno portato alla luce gli affari loschi di Roma Capitale, accoglievano alle cene da mille euro di Renzi alcuni loschi figuri sostenitori dell'arrivo dei profughi solo perchè il loro "traffico" rendeva più della droga. E poi sarebbe Salvini a speculare su questa questione... Ma perfavore.