E' arrivata come un fulmine a ciel sereno ed, onestamente, ci ha colti di sorpresa. Silvio Boselli, presidente di BEA, ha rassegnato le dimissioni.
"Le tensioni degli ultimi mesi, aumentate a dismisura nelle ultime settimane, e le prevaricazioni nei miei confronti attuate recentemente, mi inducono a questa decisione". Così scrive Boselli nella lettera in cui lascia l'incarico. Politico di lunga esperienza, è stato per venti anni consigliere comunale della Democrazia Cristiana e poi del Partito Popolare, a Nova Milanese, dove negli anni '70 ha anche ricoperto il ruolo di assessore. Al momento della sua nomina a presidente di BEA, faceva parte del Partito Democratico.
Oggi, nel consiglio di amministrazione di BEA, il PD detiene la stragrande maggioranza. Saranno quindi, le motivazioni, da ricercare ai dissidi ed alle lotte sul destino dell'inceneritore di Desio che - forse - stanno dilaniando i democratici? Una cosa è certa: questa forza politica si sta sempre più dimostrando incapace di governare, non riuscendo nemmeno a garantire la presidenza e la governabilità della società che gestsice l'inceneritore. Diversamente, non ci sarebbero - al momento - altre motivazioni plausibili per giustificare queste dimissioni se non divergenze interne alla sinistra. Tutti si ricorderanno la frattura tra i sindaci di Desio e Cesano Maderno sulla questione del potenziamento del forno...
Sicuramente, ed è un fatto, molti soci di BEA negli ultimi mesi hanno mostrato segni di insofferenza verso il percorso preso dalla società. Le ultime vicende poi, relativamente allo scambio di azioni con CEM, hanno forse portato a far traboccare il vaso. Ma soprattutto, quando il presidente si riferisce a prevaricazioni nei suoi confronti, cosa vuole dire? Probabilmente, presto, ci saranno altre sorprese.
Forse il sindaco, nel prossimo consiglio comunale, dovrebbe riferire ed informare i cittadini. Dopo le dimissioni di due assessori in pochi mesi, ora si aggiunge anche questa defezione. Che cosa succede?