"A breve ci riuniremo con Forza Italia, Udc e liste civiche per valutare cosa fare. Noi avanzeremo le nostre proposte. Siamo il primo partito di minoranza. Se gli altri decideranno di stare con noi bene, altrimenti correremo da soli". Tino Perego, il segretario politico della Lega Nord sezione di Desio, è stato chiaro e netto, come nel suo stile. L'argomento, come si può percepire, è quello delle elezioni che si svolgeranno il prossimo anno per rinnovare il sindaco ed il consiglio comunale.
Nel 2011, quando fu eletto sindaco Roberto Corti, sostenuto da una coalizione di centrosinistra, la Lega Nord si presentò alle elezioni insieme alla Lista per Desio, candidando Silvio Arienti. L'alleanza civico-leghista arrivò al ballottaggio, lasciando Tiziano Garbo ed il Popolo delle Libertà fuori dai giochi. Anche in consiglio comunale, nel corso degli anni, l'azione politica delle altre forze politiche del centrodestra è pressochè stata nulla. Un candidato sindaco va scelto in base ad una serie di qualità e non solo per la tessera di partito che ha o non ha in tasca, ma proprio per questo il Carroccio ha tutti i numeri per potersi porre alla guida di una eventuale coalizione alternativa a Roberto Corti che, come già dichiarato dal Partito Democratico, verrà ricandidato. Che poi, quanto in realtà sia Corti a decidere è tutto da capire. Resta nell'ombra, a consigliare dai banchi del senato, la sempre attiva e battagliera Lucrezia Ricchiuti. Quale mossa peggiore poteva fare il centrosinistra, se non ricandidare quello che è considerato il sindaco meno amato nella storia dai desiani?