Mattarella ai tempi del Partito Popolare (P.P.I.) |
Che noia, una noia mortale. Lo è stato per noi che - da appassionati di politica - l'abbiamo seguito on-line. Lo è stato, detto da loro, anche per alcuni consiglieri comunali. E non li invidiamo.
Sergio Mattarella è stato il protagonista indiscusso dell'ultimo consiglio comunale. Si è parlato di lui ad inizio seduta, quando il presidente dell'assemblea Carmine Messaggiero (PD) lo ha omaggiato in un lungo e quasi commovente pistolotto, con tanto di applausone finale, dove non è mancato anche un ricordo commosso a Giorgio Napolitano.
Si è parlato ancora di Mattarella poi, quando si è discusso un ordine del giorno presentato dai consiglieri di centro Tiziano Garbo (ex UDC) e Vincenzo Bella (CL), per augurare buon lavoro al nuovo presidente. Orgoglio democristiano. Due mesi senza consiglio comunale ed una parte di opposizione è riuscita a produrre solo questo. Da prima di Natale, quella di giovedì scorso è stata la prima convocazione del 2015. E si è parlato di Mattarella. Per ben due volte. Con una comunicazione ed un ordine del giorno. Manco fosse il più amato dagli italiani. Che poi, a ben pensarci, è un presidente da reality-show: ripreso dai media mentre va a Messa a piedi il giorno dopo la sua elezione, mentre sale in aereo o prende il treno. Auguri e sbrodolamenti esagerati, il tutto - a Desio - davanti allo sguardo di Giorgio Napolitano, il quale ha assistito impassibile alla seduta di consiglio comunale incorniciato nel suo ritratto che campeggia ancora nell'aula aula consiliare, lì di fianco al crocefisso.
E' morto il re, viva il re. Comunque sia, Mattarella non è il nostro presidente. Questo è un blog autonomista ed indipendentista. Lombardia libera!