Passa ai contenuti principali

Il comune di Desio non risponde alle richieste dei cittadini ma scrive a Obama, Castro e Papa Francesco

"Inviamo un messaggio ben augurante ad Obama e Castro, senza dimenticare Papa Francesco". E' questo l'invito del consigliere comunale Sergio Mariani, della lista civica Sinistra per Desio, che ha chiesto al sindaco di prendere carta e penna e scrivere ai tre capi di stato manifestando gaudio ed ottimismo per la distensione dei rapporti tra USA e Cuba. Pace è fatta.

Ci immaginiamo Obama che, tra una cosa e l'altra, legge la missiva firmata da Roberto Corti: "Robert Shorts? Who is?". Magari Papa Francesco farà una telefonata, Castro invierà un sigaro in omaggio. Insomma, dalla sinistra in consiglio comunale arrivano davvero proposte concrete. Cose che servono a rendere migliore la nostra città. Ognuno ha i propri punti di vista. Detto e fatto, ecco pronta la letterina diramata prontamente dal profilo Facebook del comune di Desio.

La lettera che il sindaco ha inviato a Castro, Obama e Papa Francesco

























Nella stessa seduta del consiglio comunale, al cospetto del sindaco, è stata posta un'altra questione, avanzata dalla Lega Nord tramite il consigliere comunale Andrea Villa. Una cittadina residente in via Per Seregno, nella frazione San Giorgio, ha più volte scritto al comune per chiedere che vengano ridipinte le strisce di attraversamento pedonale e la realizzazione di un posteggio per disabili. A distanza di oltre un anno dalla prima richiesta, non è ancora stata data nessuna risposta.

Le strisce pedonali da ridipingere

Non si trova il tempo per rispondere ai cittadini ma si trova per scrivere a tre capi di stato. Forse Roberto Corti ambisce al Ministero degli Esteri? 



Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.