In via Bosio sono stati spesi 658,43 euro per un gioco a molla, un castello ed un dondolo a bilico assiale. In via Segre sono stati spesi 1.144,90 euro - quasi il doppio - per un solo castello. Come mai questa differenza di cifre? Avevamo parlato in questo post delle cifre, pubblicate sull'informatore comunale, relative alla sistemazione delle strutture ludiche in alcuni giardini pubblici. Numeri che stonavano un po' e che avremmo controllato.
Area giochi in via Segre |
Abbiamo verificato tra le determine comunali ed abbiamo scoperto qualcosa di interessante. E' proprio il caso di dirlo: l'informatore comunale del sindaco Roberto Corti, ha dato i numeri! Numeri che forse sono buoni da giocare al lotto, ma di sicuro non corrispondono alle reali cifre spese dal comune per la sostituzione e la riparazione delle giostre per bambini. Il giornalino dell'amministrazione comunale è pieno di errori ed imprecisioni, ad esatto riflesso dell'operato di questa giunta.
Le cifre pubblicate sul giornalino |
Nell'immagine sopra, ci sono le cifre così come riportate nel preventivo fornito all'amministrazione comunale dalla "Demetra società cooperativa sociale ONLUS", di Besana Brianza, che si è occupata dei lavori di sistemazione. Trovate il preventivo completo a questo link, direttamente dall'albo pretorio del comune. Leggendo tutto con attenzione, si scopre però che i prezzi indicati sono al netto dell'IVA e di alcuni oneri che non sono compresi nell'offerta, tra cui spiccano opere murarie, collegamenti elettrici ed idraulici, fornitura di energia elettrica, smaltimento terra proveniente dagli scavi ed altri che trovate elencati nell'immagine qui sotto.
Un estratto del preventivo di spesa |
Non sappiamo se la cooperativa che ha eseguito i lavori abbia effettuato dei servizi compresi tra le spese degli "Oneri non compresi nell'offerta". Tuttavia, ai prezzi preventivati, va aggiunta in ogni caso l'IVA. Quanto basta per rendere inesatte e prive di efficacia le informazioni riportate su Desio Città, che porta nelle case dei desiani notizie errate ed incomplete.
La questione è arrivata al sindaco in consiglio comunale, ma al momento si è riservato di fare ironia e spallucce, puntualizzando che ora i costi legati all'informatore sono diminuiti rispetto alle precedenti amministrazioni. Se oltre ai costi diminuisce anche la qualità delle notizie e la rivista è piena di errori, imprecisioni ed addirittura nel caso delle sponsorizzazioni si violano i regolamenti comunali, forse sarebbe stato meglio spendere qualche soldo in più ma avere un prodotto editoriale con tutti i crismi. Oppure, sarebbe bastata un po' più di attenzione per evitare certi pasticci. Dai banchi della maggioranza, il sindaco ed altri esponenti del Partito Democratico si sono meravigliati del fatto che qualcuno abbia letto attentamente il notiziario ed abbia notato gli errori. Evidentemente questo lavoro non è stato fatto da chi, prima della stampa, ne aveva il dovere: il direttore, ovvero Roberto Corti. Il sindaco.