Nelle intenzioni iniziali, che sono sempre le migliori, l'amministrazione comunale aveva tra i suoi obiettivi quello di rivitalizzare il centro di Desio e con esso anche il commercio locale in crisi. A tre anni e mezzo dall'insediamento della nuova giunta di centrosinistra e dell'assessore Paolo Smorta, delegato dal sindaco Roberto Corti a seguire il commercio, i risultati sono decisamente deludenti.
Luci natalizie in un tratto di via Garibaldi |
Probabilmente qualcuno, a palazzo, pensava che bastassero poche serate estive in grande stile e qualche altra manifestazione a rendere più accattivante l'asse di via Garibaldi, corso Italia e dintorni. Peccati di ingenuità o presunzione? Forse solo un po' di sfortuna, colpa della crisi. La realtà parla di un fallimento colossale. Non un progetto, non una novità. Non un piano del commercio, questo sconosciuto. I negozi in centro continuano a chiudere, altro che storie. A fine anno saranno una decina le attività commerciali che abbasseranno la saracinesca. E' vero, qualche nuova apertura c'è stata. La gelateria in via Garibaldi, ad esempio, che in un annetto ha iniziato e cessato la sua attività. Sempre in via Garibaldi è arrivato un emporio, aperto da cinesi. Gli unici che investono e sembrano immuni alla crisi. Il paradosso vuole che in corso Italia, da un paio di anni, un negozio storico che ha chiuso sia stato sostituito dalla vetrina di un'agenzia di onoranze funebri. Forse il segno del destino? Chi lo sa. Intanto le vetrine vuote aumentano.
Di sicuro, il comune non è riuscito nell'impresa di avere un dialogo costruttivo ed essere interlocutore credibile e stimato da parte dei commercianti, divisi al loro interno in associazioni diverse. Basta vedere il pasticcio delle luminarie. L'amministrazione non è riuscita a svolgere il suo ruolo di coordinamento e porsi come punto di riferimento. Ogni gruppo di esercenti ha fatto a modo suo.
Sarebbe stato peggio se le luminarie natalizie non ci fossero state, ma il risultato ottenuto è sintomatico di come questa giunta non sia riuscita ad instaurare un dialogo costruttivo ed efficace con i commercianti, che intanto continuano a chiudere. Ed il commercio a Desio, muore. Il paragone con le realtà vicine a noi più simili non può sfuggire: basta fare un giro in centro a Lissone o Cesano Maderno per vedere la differenza. Per non parlare poi dell'irraggiungibile Seregno. Nel frattempo, il comune non riesce nemmeno a trovare l'accordo sule luci di Natale. Pessimo? Di più.
Sarebbe stato peggio se le luminarie natalizie non ci fossero state, ma il risultato ottenuto è sintomatico di come questa giunta non sia riuscita ad instaurare un dialogo costruttivo ed efficace con i commercianti, che intanto continuano a chiudere. Ed il commercio a Desio, muore. Il paragone con le realtà vicine a noi più simili non può sfuggire: basta fare un giro in centro a Lissone o Cesano Maderno per vedere la differenza. Per non parlare poi dell'irraggiungibile Seregno. Nel frattempo, il comune non riesce nemmeno a trovare l'accordo sule luci di Natale. Pessimo? Di più.