Passa ai contenuti principali

Bologna la rossa, Bologna la nazi. Siamo con Matteo Salvini

Oggi a Bologna si sono visti all'opera gli squadristi di sinistra. Hanno assaltato l'automobile sulla quale viaggiava Matteo Salvini, segretario federale di una forza politica che, si condividano o meno le idee e le proposte, rappresenta una buona fetta di elettorato soprattutto nelle regioni del Nord Italia, che noi preferiamo chiamare Padania. Un leader politico in ascesa, che si sta raccogliendo numerosi consensi anche nel Meridione, zona in cui la Lega Nord non ha mai - per ovvi motivi -avuto un grosso seguito.
L'automobile danneggiata

Il blog Desio in Padania è vicino a Matteo Salvini ed al Movimento politico in cui si riconosce. Episodi del genere non dovrebbero essere commentati perchè non dovrebbero accadere. E' curioso che ci siano forze politiche, da destra a sinistra, intente a parlare di pace, dialogo, tolleranza e rispetto. E' curioso che da parte di queste forze politiche, al momento, non sia arrivata una parola di condanna del gesto o di solidarietà a Salvini. E' pessimo che nel 2014 una persona venga aggredita in quel modo, come è accaduto oggi, per le proprie idee politiche. E' pessimo che dall'area politica dell'estrema sinistra, protagonista dell'aggressione, si parli di libertà e democrazia. Si parla, parole a vanvera. Parole come scudi, per nascondere intolleranza, violenza e fanatismo. Gli stessi dei regimi.

In bocca al lupo ad Alan Fabbri per questa difficile campagna elettorale, che arriva dopo le dimissioni per gli scandali che hanno colpito la giunta regionale dell'Emilia Romagna, a guida del Partito Democratico. Perchè loro, nonostante la superiorità morale millantata, non sono superiori a nessuno.

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.