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I rifiuti del meridione? Il governo Renzi decide che si smaltiscono in Lombardia

La Lega Nord ha presentato in consiglio comunale una mozione urgente che riguarda le nuove disposizioni in materia di inceneritori e rifiuti contenute nel decreto Sblocca Italia, che permette l'arrivo in Lombardia di tonnellate di rifiuti provenienti dal meridione da smaltire negli inceneritori della nostra regione, compreso quello di Desio

L'inceneritore di Desio

Questa mozione, che nasce dalla volontà di non subire in silenzio l’ennesimo atto ingiusto da parte di un Governo centralista e arrogante nei confronti dei cittadini lombardi, sarà discussa nel primo consiglio comunale utile. Le nuove norme contenute nel decreto Sblocca Italia in materia di rifiuti prevedono che gli impianti esistenti vengano utilizzati a pieno regime e ciò obbligherebbe i termovalorizzatori lombardi a bruciare una sensibile quantità in più di rifiuti.
In primo luogo queste disposizioni costituiscono un pesante disincentivo alla differenziata, che le regioni virtuose come la nostra hanno avviato con grandi sacrifici, a fronte di altre realtà dello Stivale che invece se ne sono fregate fino a oggi. Questo decreto pone le basi per inondare il nostro territorio con rifiuti provenienti da altre regioni, obbligando a sostituire la quota di rifiuti speciali con rifiuti solidi urbani di provenienza nazionale, causando così gravi criticità ai nostri termovalorizzatori dovute all’obbligo di ricercare alternative percorribili per i rifiuti speciali.

Queste regole assurde causeranno nuovi e gravi problemi che derivano da un obbligo di legge figlio della volontà politica di nascondere l’incapacità cronica del Mezzogiorno nella gestione della propria immondizia. Lo dicono i numeri: la quota di differenziata in Lombardia supera il 50%, con un trend crescente, mentre in altre realtà regionali non si arriva nemmeno al 20%, nonostante il fiume di denaro sprecato fino ad ora nel vano tentativo di sistemare le cose. Nella nostra città la raccolta differenziata è arrivata a toccare la quota del 62%, continuando a crescere ogni anno.

Inoltre è bene chiarire come queste norme tendano a distruggere il piano regionale dei rifiuti recentemente approvato, che prevede, fra le altre cose, la progressiva dismissione degli inceneritori lombardi. Va ricordare infatti che gli impianti presenti in Lombardia hanno una capacità di smaltimento superiore alla produzione e ciò ha favorito una concorrenza fra i gestori, creando un equilibrio che rischia di essere distrutto dalle nuove regole del Governo Renzi.

A conclusione di questa operazione chi ne farà le spese saranno, come sempre, quei Comuni lombardi - di cui Desio è un esempio positivo - che negli anni hanno fatto grandi sacrifici e adesso si ritroveranno, tanto per cambiare, cornuti e mazziati a causa dell’incapacità altrui.

Questa mozione esprime pieno sostegno al ricorso posto in essere dalla giunta regionale guidata dal presidente Roberto Maroni e chiede di attivare i parlamentari lombardi a Roma affinché facciano fronte comune per portare ad un cambiamento necessario e radicale di questo decreto. Infine, il documento esorta la Giunta regionale a porre in essere un atto di forza che preveda il non recepimento di queste norme assurde e fortemente lesive del territorio. Si tratta di una battaglia di civiltà ed è imperativo tutelare la salute dei cittadini, l’ecosistema lombardo e le scelte che sono state fatte negli anni passati.

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