La Provincia di Monza e Brianza esiste ancora. Alla faccia delle bugie, che in confronto Pinocchio era un dilettante, domenica scorsa si è votato per l'elezione del presidente e del consiglio provinciale. Ma allora, la tanto sbandierata riforma, che cosa ha riformato?
Lo stemma della provincia di MB |
Da domenica il presidente uscente Dario Allevi, eletto dal popolo, è stato sostituito da Gigi Ponti, sindaco di Cesano Maderno. Per lui, esponente del PD di scuola democristiana, l'elezione era scontata, considerato il numero dei Comuni in mano al centrosinistra, a partire da Monza. Ed ovviamente, avendo la maggior parte dei consiglieri comunali del suo stesso partito, il risultato di questa elezione era già deciso.
Desio, a modo suo, è stata protagonista della partita. Erano ben cinque, un record, gli aspiranti consiglieri provinciali candidati nelle quattro liste che sono riuscite a presentarsi a questa competizione. Rocco Cicchetti correva per la lista Brianza rete comune (ovvero il PD più qualche vario ed eventuale), ma ha mancato l'elezione per una manciata di voti. Nessuna speranza per Sergio Pozzoli che è stato inserito nella lista Insieme per la Brianza (cioè Forza Italia, NCD ed UCD) e non ha ricevuto nemmeno una preferenza. Anche Tiziano Garbo e Mirella Martinazzoli, la "strana coppia", candidati con Brianza Civica (formata da Fratelli d'Italia, Italia dei valori, Scelta civica e qualche lista civica tra cui Desio Viva) non sono riusciti a portare a casa un seggio. L'unico desiano ad avere centrato l'elezione è stato Andrea Villa della Lega Nord, che a differenza delle altrte forze politiche si è presentata con il proprio simbolo, senza nascondere la propria identità.
Una curiosità. L'unico eletto della lista Brianza Civica è l'agratese Rosario Mancino, esponente dei Fratelli d'Italia, che entra grazie anche ai voti portati dalla Martinazzoli, che nel consiglio comunale desiano siede nella coalizione di centrosinistra. Se lei e Marco Beretta, l'altro consigliere comunale di Desio Viva avessero sostenuto il loro compagno di coalizione Cicchetti, Desio avrebbe avuto un rappresentante in più in seno al consiglio provinciale. Questa è la prova lampante dei malumori e dei dissidi che stanno attraversando la squadra del sindaco Roberto Corti, alle prese con una lotta intestina in seno alla sua maggioranza di governo.
Una curiosità. L'unico eletto della lista Brianza Civica è l'agratese Rosario Mancino, esponente dei Fratelli d'Italia, che entra grazie anche ai voti portati dalla Martinazzoli, che nel consiglio comunale desiano siede nella coalizione di centrosinistra. Se lei e Marco Beretta, l'altro consigliere comunale di Desio Viva avessero sostenuto il loro compagno di coalizione Cicchetti, Desio avrebbe avuto un rappresentante in più in seno al consiglio provinciale. Questa è la prova lampante dei malumori e dei dissidi che stanno attraversando la squadra del sindaco Roberto Corti, alle prese con una lotta intestina in seno alla sua maggioranza di governo.
Questi i risultati ufficiali, diramati dall'ufficio elettorale: Pietro Luigi Ponti detto Gigi, Sindaco di Cesano Maderno, è stato proclamato presidente della della Provincia di Monza e Brianza, con 51.850 voti ponderati. Gli altri due Sindaci candidati alla Presidenza, Riccardo Borgonovo (Forza Italia - NCD - UDC) ha raccolto 19.028 voti ponderati, mentre ad Angelo Piero Malegori della Lega Nord, ne sono andati 11.225.
Per la lista “Brianza rete comune”, entrano dicei consiglieri che, in ordine di cifra individuale ponderata, sono: Pietro Virtuani 4894, Roberto Scanagatti 4808, Giorgio Garofalo 4053, Orietta Vanosi 3504 Domenico Guerriero 3416, Valeria Fasola 3322, Concetta Monguzzi 3024, Roberto Invernizzi 2965,Renato Casati 2899, Paolo Brambilla 2898. Per la lista “Insieme per la Brianza” sono stati eletti Federico Romani (4489), Riccardo Borgonovo (4313) e Gabriele Volpe (2624). Per la Lega Nord ci sono Andrea Monti (4222) e Andrea Villa (2937). La lista “Brianza Civica” elegge un solo consigliere, Rosario Mancino (1105).
Hanno votato in totale 749 tra Sindaci e Consiglieri, pari all’86,69% degli aventi diritto. Cosa sono i voti ponderati? Sono un'altra stranezza di questa riforma: i voti di ciascun consigliere comunale o sindaco non valgono uno, ma sono proporzionati in base al numero di abitanti del comune di appartenenza. Per fare un esempio, il voto di un consigliere comunale di Desio valeva 186, uno di Monza 456 e uno di Aicurzio 26. Anche da questo, vedendo a quale schieramento politico appartengono i comuni più grossi, era facile intuire l'esito di queste elezioni.