Lucrezia la disobbediente ha fatto infuriare Giorgio il segretario. Non deve tirare una buona aria all'interno del Partito Democratico di Desio, lo si capisce da tante cose: la beffa delle elezioni provinciali, che ha visto l'esclusione dal consiglio - per un pugno di voti - del candidato desiano, è solo uno dei tanti sintomi. Quello più clamoroso è lo scontro del segretario cittadino con la senatrice Ricchiuti.
La senatrice Lucrezia Ricchiuti |
"Se continua così dovrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di dimettersi": a pronunciare questa frase - ripresa dal Giornale di Desio della scorsa settimana - è Giorgio Gerosa, segretario cittadino del PD. Una frase dura, un messaggio chiaro, una frattura netta. A far scattare la sua ira è stata la posizione di Lucrezia Ricchiuti che, disobbediendo alle linee del partito non ha votato la fiducia sul jobs act al governo Renzi. "Non sono stata votata per eliminare l'articolo 18 ma per difendere i lavoratori. Non condivido il fatto che sia stata chiesta la fiducia su un tema così importante", ha scritto la senatrice sul suo profilo Facebook che non ha risposto direttamente (almeno in pubblico) al suo segretario di circolo.
Una personalità forte quella della senatrice Ricchiuti, che partendo dalle memorabili battaglie in consiglio comunale è arrivata direttamente a Roma, diventando un punto di riferimento autorevole all'interno del PD grazie al suo ticket con Pippo Civati. Protagonista della politica desiana, ha saputo ritagliarsi un ruolo che l'ha lanciata sullo scacchiere nazionale, facendo il pieno di voti nelle primarie che hanno scelto la composizione delle liste dei candidati alle ultime elezioni politiche. Un pieno di voti grazie anche al sostegno del circolo desiano, che ad oggi sembra perso. Un problema per lei, che dovrà garantirsi sostegno ed appoggio da fuori città ed un problema per il PD desiano, che si aggiunge alla mancata elezione in consiglio provinciale, alla gestione della crisi interna in giunta e consiglio comunale ed al malumore della cittadinanza.
Il Partito Democratico a Desio è isolato. Isolato dai circoli dei comuni limitrofi, che non hanno supportato la corsa desiana all'elezione del nuovo consiglio provinciale. Isolato in provincia di Monza e Brianza, il cui nuovo presidente Gigi Ponti (del PD) è l'artefice delle politiche sull'inceneritore alle quali il comune di Desio (guidato da Roberto Corti del PD) è fortemente contrario. Isolato dagli alleati di coalizione che governa la città con cui i dissapori non mancano. Isolato dai cittadini, che hanno perso fiducia in questa amministrazione.
Chissà la senatrice come avrà preso la stoccata di Gerosa che, pur non essendo certamente un renziano (come non lo è tutto il circolo desiano dei democratici), da buon segretario ha difeso ciò che non condivide ed ha tirato le orecchie alla sua iscritta indisciplinata. Al momento, non è dato sapere.