La Lombardia può sognare il referendum per diventare Regione a Statuto speciale. Ad annunciarlo è stato il presidente Roberto Maroni, durante il suo appuntamento settimanale ospite della trasmissione "Orario Continuato" su Telelombardia.
Il palazzo sede dell'ONU |
«La settimana scorsa sono stato invitato all'Onu come presidente del Governo della Lombardia: abbiamo avuto il riconoscimento delle Nazioni Unite, adesso però dobbiamo fare il referendum per la Regione a Statuto speciale e far capire al Governo e al Parlamento che la Lombardia merita lo status di specialità, che si è guadagnata e meritata in questi decenni. Il tema è vogliamo tenerci i nostri soldi, e sono soldi che ci servono, o vogliamo continuare a darli a Roma? I nostri Comuni - ha spiegato Maroni - hanno nelle loro casse 8,5 miliardi di euro, soldi che hanno risparmiato e che non possono spendere perché Roma se li porta via. È giusto? No. Io parlo con i sindaci tutti i giorni e si lamentano che non hanno risorse per asfaltare le strade, per mettere a posto le scuole, non possono fare interventi a tutela del territorio non perché spendono male ma perché Roma gli porta via i soldi. Avere lo statuto speciale significa aiutare i sindaci e francamente non capisco perché l'opposizione dica no per ragioni ideologiche».
«Lo statuto della Lombardia - ha precisato il presidente della Regione - dice che per approvare la proposta di referendum serve una maggioranza qualificata che va oltre la nostra maggioranza di Governo, perciò il nostro compito sarà quello di convincere l'opposizione. Anche se poi chi voterà contro dovrà spiegare ai cittadini perché i nostri soldi devono andare a Roma e non restare qui».