Il bike-sharing a Desio? Un miraggio. Più di un anno fa l'amministrazione comunale aveva lanciato in pompa magna il bando per la gestione dei parcheggi a pagamento, che oltre agli spazi delimitati dalle strisce blu comprendeva anche la realizzazione di una serie di interventi tra cui, appunto, il bike-sharing.
L'ennesimo specchietto per le allodole pubblicizzato in lungo in largo dalla maggioranza di centrosinistra poi sparito nel nulla. Dopo la pubblicazione del primo bando, andato deserto, il secondo tentativo di affidare la gestione dei posti auto a pagamento è stato amputato - nel silenzio generale - dalla parte che prevedeva il bike-sharing. Alla faccia della mobilità ciclabile da sostenere e promuovere. Forse questa amministrazione non crede fino in fondo in ciò che propone?
Mentre questa ipotesi a Desio sembra ormai tramontata, qualcosa si muove in Regione Lombardia. L’idea, proposta dalla Lega Nord, è quella di inserire a pieno titolo il bike sharing nel sistema del trasporto pubblico regionale, integrando il titolo di viaggio regionale "Io viaggio" con i sistemi di bike sharing presenti in Lombardia. Così facendo si consentirebbe a qualsiasi lombardo di poter utilizzare le biciclette pubbliche esistenti a Brescia o a Milano, con la medesima card, favorendo la massima integrazione dei sistemi di mobilità pubblica, tra i quali quella ciclabile sempre più diffusa in ambito urbano.
Si tratta di un passaggio fondamentale, anche al fine di non avere sistemi di utilizzo del bike sharing differenti da città a città, che impediscono una vera integrazione e limitano l'uso del servizio. "L'implementazione del bike sharing nel sistema di trasporto pubblico regionale è il passaggio necessario per uniformare tecnologicamente le modalità di noleggio aumentando così la diffusione della ciclabilità in ambito urbano. Si tratta di un’opportunità da cogliere se vogliamo dare impulso a una esperienza, quella del bike sharing, sempre più apprezzata – ha detto il consigliere regionale Fabio Rolfi, firmatario della proposta – e al desiderio dei lombardi di vivere in città sempre meno congestionate e più vivibili."