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Legalità, sindaco vince premio. E' solo ipocrisia legalizzata.

Facciamo i più vivi complimenti al sindaco di Desio, Roberto Corti, a cui è andato il "Premio 2014 ambiente e legalità". Mentre lui e la sua maggioranza si vantano di questo, la città è sotto scacco della delinquenza. 

Roberto Corti, sindaco di Desio, ritira il premio


"Ladri in azione a San Giorgio", "Tentato furto in via Segantini", "I predoni svuotano pure il chiosco dei panini", "Ambulante si trasforma in ladro" e "Parcheggia l'auto a Bolagnos ma la ritrova senza targa": questi sono alcuni titoli da "Il Giornale di Desio" in edicola martedì scorso. Oltre a questi articoli, che sono solo una piccola selezione dei fatti di cronaca che accadono in città, non vanno dimenticati i camping abusivi di nomadi, gli accattoni, la sporcizia, la mancata manutenzione decorosa degli spazi verdi e tutto quello che può saltare all'occhio camminando per le nostre strade. Eccola, è questa la città dell'ipocrisia legalizzata.
Come se bastasse vincere un premio, rilasciare qualche intervista o assumere delle decisioni di "impatto mediatico" per avere un comune lontano da certe logiche. Perchè per essere un'amministrazione "modello" della lotta contro la legalità occorre perseguirla a tuttotondo e non solo dal punto di vista che fa più comodo, cioè quello che dà lustrini e paiettes.
Non importa se si amministra male e tanti cittadini sono scontenti, è sufficiente vincere un premio e farsi fotografare pavoneggiandosi di ciò al momento del ritiro. L'ennesimo spot di questa amministrazione da rotocalco.
Vedremo se, alla fine, riuscirà a vincere il premio più importante: la fiducia da parte dei desiani alla scadenza del mandato. Conoscendo l'andazzo ed ascoltando le voci di strada, al momento ci sono forti dubbi.

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