Lo scorso fine settimana il Veneto è stato invaso dai gazebo della Lega Nord per la raccolta firme a sostegno del referendum per l'indipendenza. L'iniziativa ha avuto un successo strepitoso, superando le 100mila firme in due giorni. Il segnale è chiaro, il Veneto si conferma terra autonomista ed il popolo veneto è più orgoglioso che mai, nel nome dei mille anni di storia della repubblica Serenissima al cui confronto i 150 anni dell'unità d'Italia sono una barzelletta. Il blog Desio in Padania sostiene la causa dell'indipendenza veneta e formula i migliori auguri a tutti gli indipendentisti di San Marco!
Dal quotidiano "La Padania" - Superate le 100 mila firme. Un risultato «incredibile ed eccezionale» ma oscurato «vergognosamente da tv e giornali cartacei, per i quali conta di più una scoreggia di Renzi che 100mila veneti che firmano per l'indipendenza sotto la pioggia battente». Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio, anticipa l'esito della raccolta firme in tutto il Veneto per il referendum sull'indipendenza.
«Saremo costretti, lo dico positivamente, a tornare in piazza nelle prossime settimane. Mettiamo queste firme nelle mani del Governatore Renzi per svegliare i partiti di destra e di sinistra, che sono titubanti e dormono». «C'erano le file ai gazebo - spiega ancora Salvini - e hanno firmato non solo veneti ma anche cittadini di altre regioni che abitano e lavorano in Veneto. Non è soltanto un fattore culturale ma anche economico».
Per il Veneto l'indipendenza vuol dire 21 miliardi di euro in più, che la Regione manda a Roma ma che non tornano indietro. Da Belluno a Legnago, nel Veronese, passando per San Pietro in Cariano e poi su a Bolzano per inaugurare la nuova sede del Carroccio. Solo a Belluno la Lega ha raccolto tremila firme in due giorni. Un record. «L'indipendenza è il futuro, sta soffiando in tutta Europa» spiegava domenica Salvini.
«C'è una forte spinta popolare e le firme raccolte stanno a dimostrare che i Veneti vogliono potersi esprimere sul proprio futuro con un referendum libero e democratico. Dopo questa due giorni, non è più ammissibile l'ostruzionismo di quei partiti, come il Pd, che in Consiglio Regionale vorrebbero impedire a 5 milioni di Veneti di votare sulla propria indipendenza da Roma», ha tuonato Mara Bizzotto.
«Erano anni che non riscontravamo una mobilitazione così importante del popolo veneto», è stato il commento dei deputati della Lega Nord, Filippo Busin e Roberto Caon.