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Leghisti desiani a Roma per protestare contro il maxi-bonifico che il Governo ha regalato a Roma

Il vicesegretario provinciale della Lega Nord, Andrea Villa, consigliere comunale a Desio, è stato a Roma per protestare contro il maxi-bonifico che il Governo sta per regalare a Roma. Villa ha guidato una delegazione di militanti insieme al segretario di Monza, Federico Arena

"Essere stati a Roma proprio quando è stato fermato il bonifico da 500 milioni mentre i sindaci virtuosi di tutto il resto del Paese hanno le mani legate dal patto di stabilità, vivendo in prima persona una vittoria politica che la Lega Nord rivendica senza nessun rimorso di coscienza, è una grande soddisfazione". Così Andrea Villa - vicesegretario provinciale della Lega Nord - e Federico Arena - segretario cittadino di Monza - commentano la trasferta che li ha visti impegnati questa settimana ad incontrare i gruppi parlamentari del Carroccio insieme ad altri militanti brianzoli, tra cui la desiana Greta Lo Re.

I militanti incontrano Umberto Bossi a Montecitorio


"E' stata l'occasione per vedere come lavorano i nostri rappresentanti e fare insieme a loro il punto della situazione" ha aggiunto Villa, che è anche consigliere comunale a Desio. "Nel mio comune ci sono in cassa oltre tre milioni di euro che non possono essere usati a causa del patto di stabilità ed il bilancio, per merito della buona gestione delle amministrazioni passate, non è mai stato in rosso. Tutto il contrario di Roma, che ha una classe dirigente pessimamente spendacciona e pretende che si ripiani la voragine di debiti con i soldi di tutti. Se i comuni virtuosi del Nord, come Desio, potessero utilizzare i propri soldi bloccati per colpa delle amministrazioni come quella romana, non ci sarebbero problemi a procedere con gli interventi necessari alla bonifica della cava Molinara o alle manutenzioni ordinarie, tanto per fare due esempi. La verità è che Roma era e continua ad essere ladrona". 

Mostrare con orgoglio il quoridiano della Lega Nord a Roma


L'arroganza romana non si è vista solo con le dichiarazioni del sindaco Marino, che chiede l'arresto per i parlamentari leghisti che hanno fermato il provvedimento salvaroma. Villa e Arena hanno subìto le minacce della scorta dell'ex Ministro Kyenge. "Mentre eravamo fuori da Montecitorio - spiegano i due esponenti del Carroccio - ci è passata davanti e le abbiamo mostrato due adesivi dicendole , scatenando le ire della sua scorta che ci ha fermati ed intimato a non improvvisare manifestazioni non autorizzate, paventando le sanzioni previste dal codice penale". "Mostrare un adesivo manifestando le proprie opinioni, evidentemente scomode per lei, è diventato un pericoloso reato secondo la scorta della Kyenge che ha minacciato addirittura di denunciarci alle autorità giudiziarie. La sinistra si riempie tanto la bocca con parole legate all'antifascismo, ma se viene espressa pacificamente un'idea diversa dalla loro passano alle minacce. Mi sembra di ricordare che cose del genere siano già successe in passato, inutile quindi parlare di antifascismo se poi nei fatti si agisce in questo modo".

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