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I misteri, i pasticci e la poca trasparenza del comune sul progetto MIND e i 24mila euro spesi.

"Lo svuluppo di politiche attive del lavoro e di sinergie territoriali al fine di facilitare processi innovativi e forme di aggregazione sociale in grado di svuluppare nuove opportunità di lavoro". Questo l'obiettivo dell'amministrazione comunale di Desio, centrosinistra, che ha dato un incarico da 24mila euro per la realizzazione del progetto MIND, che come da delibera era "da avviare da realizzarsi" (???) entro il 31 dicembre 2013. Ad oggi, non è per nulla chiaro in che cosa consista questo progetto e come siano stati spesi questi soldi. Cerchiamo di capirne di più.


Lo scorso dicembre, nei giorni 12 e 13, si è svolto il primo incontro organizzato al palazzetto Aldo Moro. Dopo pochi giorni, il 16 dicembre, ecco la delibera che assegna alla Teamforce la somma di 24mila euro per realizzare ed avviare questo progetto. Qui sorgono i primi dubbi.

Innanzitutto, i dubbi riguardano la delibera stessa, numero 811. Titolata come "delibera di giunta", si tratta invece di una "determina dirigenziale" e la differenza non è roba da poco. Nel primo caso si tratta di un documento votato da sindaco ed assessori, nel secondo caso di un atto tecnico da parte di un dipendente ma sempre su imput politico. Gli errori però non si trovano solo nella titolazione del documento, pieno di refusi ed imprecisioni di forma. Ad esempio, non è per nulla chiara l'espressione, riferita al progetto, "da avviare da realizzarsi entro il 31 dicembre 2013". Entro questa data il progetto è da avviare o da realizzarsi? Non è dato sapere.
Il documento è firmato dalla dirigente dell'area "Persona e famiglia", che però non compare sul sito web del Comune. Quindi, un cittadino che volesse contattare questo settore, si troverebbe di fronte ad un muro. 

Quindi, le famose 24mila euro sono state stanziate dopo il primo incontro di metà dicembre e non sono state spese per questo. Sono state stanziate dopo per un non meglio precisato progetto, che come riferiscono da Palazzo, sarebbe stato illustrato il 24 settembre scorso a Milano ed allegato alla delibera 811. Sull'illustrazione del progetto lasciamo il beneficio del dubbio e crediamo sia stato fatto, ma sulla sua presenza come allegato alla delibera no. Il progetto manca e NON è allegato alla delibera. Nè al file che si può consultare on-line e nemmeno all'interno di quello inviato come risposta alla precisa richiesta di un consigliere comunale.
Nella determina si parla solo di una fumosa e non meglio precisata creazione della "Grande alleanza sociale", finalizzata alla sottoscrizione di un accordo di parternariato tra i soggetti interessati volti alla creazione di lavoro/impresa e il supporto formativo di accompagnamento, di un coinvoglimento attivo e formativo dei cittadini alla ricerca di un nuovo lavoro, e di stanziare l'importo alla società incaricata. Nulla di più preciso.

Alla richiesta inviata il 10 gennaio di avere una copia del progetto, la risposta arrivata da Palazzo è stata altrettanto fumosa nei contenuti, pur essendo dettagliata e circostanziata nei fatti. Si rimanda ad una commissione sociale svolta il 19 ottobre scorso, alla determina errata e si ammettono gli errori - gravi - che comunque non avrebbero dovuto esserci stati e comunque non viene inviato il progetto. Che evidentemente, nonostante la scadenza al 31 dicembre 2013, non è ancora stato elaborato. Altrimenti, inviare il file sarebbe stato estremamente semplice e veloce, visto che la richiesta era proprio questa.

Rimane quindi il mistero: come verranno spesi i fondi stanziati? Al momento, non è dato sapere. Non si conosce il progetto, non si sa quando verrà realizzato, non si conosce niente in merito e le risposte non arrivano.

Progetto nobile ed ottimo quello di creare iniziative in grado di trovare occupazione. Ma se ci sono delle richieste per conoscere in maniera più approfondita come si svilupperà e le risposte non arrivano, rimangono i dubbi. Tanti dubbi.

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