E' un dolce tipico di Desio, Lissone, Macherio, Lentate e qualche altro comune della Brianza. Viene prodotto e messo in vendita solo nei giorni che precedono l'Epifania, si chiama Papurogio, ed è pronto ad arrivare sulle tavole dei desiani.
La sua ricetta, circondata da un alone di mistero, non è molto diffusa ed è conservata gelosamente da chi ne è in possesso. Nelle sue diverse varianti e personalizzazioni, a seconda di chi lo produce, il Papurogio prende il suo nome dalla parola "papurot", che nel dialetto brianzolo è attribuita ad un bambino pasciuto e sorridente, così come dalla raffigurazione tradizionale di Gesù bambino. L'ingrediente base è la pasta di pane con l'aggiunta di uova, zucchero, burro, latte e della frutta candita a rappresentare gli occhi del bambolotto, con una spolverata di zucchero a velo o granella.
Su Facebook è attivo da qualche anno il gruppo "Amanti del Papurogio di Desio", ogni anno i prestinai e le pasticcerie che lo producono sono letteralmente prese d'assalto dai tanti estimatori di questa specialità tradizionale di Desio e dintorni, poco conosciuta al di fuori della nostra zona ma puntualmente -e da sempre- onorata dai desiani. Il Papurogio entra di diritto tra i simboli che caratterizzano la desianità.