"Noi non siamo napoletani... E ora chiudete la Valassina!". E' il messaggio apparso questa mattina su alcuni striscioni appesi dai Giovani Padani della Brianza sulla SS36 Milano - Lecco (chiamata Valassina). Tra i cavalcavia interessati, anche quello dell'uscita Desio sud. Il riferimento è alle polemiche di questi giorni dal provvedimento del Giudice sportivo Tosel che ha disposto la chiusura della Curva Nord interista durante il derby della Madonnina che si terrà domenica sera.
Ora si attende il verdetto sul ricorso presentato dalla società nerazzurra, ma le polemiche non si placano. "Gli striscioni che abbiamo appeso - commenta Alessandro Corbetta, coordinatore dei Giovani Padani della Brianza - hanno ovviamente un significato provocatorio e vogliono manifestare la nostra vicinanza alle curve colpite da provvedimenti restrittivi a causa di semplici sfottò che da oltre quarant'anni sentiamo durante le partite di calcio. Solo in Italia si possono punire i tifosi per un reato senza senso come quello della "discriminazione territoriale". Tra l'altro stiamo parlando di un reato applicato solo per i cori contro i napoletani, mentre vi è libertà totale di prendere in giro i supporters di qualsiasi altra squadra, da Nord a Sud. IN questo paese ormai l'ipocrisia e il buonismo la fanno da padroni: dal calcio alla politica, passando per i fenomeni migratori. Chi osa pensare o comportarsi in modo differente rispetto al pensiero unico di sinistra viene ricoperto dalle solite accuse di razzismo, populismo, fascismo e via dicendo. E' ora di smetterla con queste buffonate: libertà di parola dentro e fuori gli stadi!"