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Anche a Desio "Rompiamo il patto", in piazza per dire basta allo strangolamento dei comuni del Nord

I cittadini desiani versano ogni anno allo stato 126,31milioni di IRPEF, ma solo 3,28 ne tornano indietro. Il nostro comune ha in cassa 3.330.000 euro che non può spendere per colpa del Patto di stabilità imposto dallo stato. Per questo motivo lo scorso fine settimana anche la sede locale della Lega Nord insieme al gruppo consiliare Lega Nord lista per Desio ha aderito all'iniziativa www.rompiamoilpatto.org.
Per non parlare del numero dei dipendenti comunali. Desio ne ha 197 per poco più di 42mila abitanti. Il comune di Pozzuoli, in provincia di Napoli, con una popolazione di circa 80mila abitanti, ha 1389 dipendenti. Il paragone è sproporzionato, un'assurdità. 

Lo scorso fine settimana, nelle piazze dei comuni della Lombardia si è svolta l'iniziativa "RompiamoilPatto", promossa da alcuni sindaci che, andando oltre l'appartenenza politica, hanno deciso di fare fronte comune e chiedere a Roma la cancellazione definitiva del "Patto di Stabilità".

La maggior parte dei Comuni dispone di risorse considerevoli, inutilizzabili proprio a causa del "Patto di stabilità", che vincola i comuni nella gestione delle prioprie risorse finanziarie. Questo strumento, nato per incentivare le amministrazioni sprecone a gestire con maggior oculatezza i propri bilanci, si sta rivelando una vera e propria corda al colle delle amministrazioni virtuose, che non possono utilizzare come meglio credono le proprie risorse per garantire servizi ai cittadini. 

Con questi soldi si potrebbero avviare (e terminare) moltissime opere di pubblica utilità tra cui - nel caso di Desio - la palestra di San Giorgio, che nonostante le finte promesse di questa amministrazione comunale non potrà essere realizzata, oppure la sistemazione di strade e marciapiedi, la manutenzione delle scuole, dell'arredo urbano e tanto altro ancora. Cose che servono alla città, ma che grazie al Patto di stabilità non è possibile realizzare a causa dell'impossibilità di spendere i soldi che il comune ha in cassa. Soldi nostri, soldi di noi desiani.

Alla distribuzione dei volantini e del materiale informativo, non si è fatta attendere la risposta dei cittadini che nel pomeriggio di sabato passeggiavano per le vie del centro. "Non ero a conoscenza di questi dati - ha detto Franco - sono numeri che fanno venire la pelle d'oca, soprattutto per quanto riguarda i dipendenti comunali. Pozzuoli, con una popolazione il doppo di Desio, ha quasi dieci volte i nostri dipendenti comunali. Ecco dove vanno i soldi che versiamo a Roma e non tornano indietro!". L'iniziativa ha avuto successo perchè si è avuta la possibilità di sensibilizzare e diffondere dati poco noti. "Ci vorrebbero più iniziative come queste - ha precisato la signora Roberta - altro che parlare ai TG delle solite stupidate, sono queste le cose che vanno dette, probabilmente non le dicono per tenerci buoni".


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