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Il proclama di Roberto Maroni al popolo di Pontida: "Lega unita. Tutti insieme verso la Macroregione"

Pontida - Un mare di bandiere con i simboli di Alberto da Giussano, del Leone di San Marco e del Sole delle Alpi sventolano davanti a lui. Nelle orecchie il coro 'Lega, Lega' scandito a gran voce dai 25mila affolati nel pratone bagnato e fangoso di Pontida. 

Roberto Maroni sale per la prima volta da segretario federale, e da governatore lombardo, sul palco storico di Pontida e può finalmente abbracciare il popolo leghista riunito davanti a lui portando in dote la grande promessa mantenuta, la scommessa vincente di conquistare la Regione Lombardia, indispensabile tassello per la costruzione della Macroregione del Nord. 
"Siamo qui in tanti sul sacro suolo di Pontida, abbiamo smentito i gufi che volevano la Lega divisa e quei giornalisti che scrivevano della resa dei conti. Invece noi oggi siamo qui a testimoniare la nostra unità. Due anni dopo siamo di nuovo qui a Pontida, perchè noi siamo il futuro, perché la Lega è immortale, perchè la Lega e i suoi militanti hanno la fede, le idee e i progetti, Tutti insieme, uniti, per il nostro ideale, per il nostro grande progetto ovvero 'Prima il nord', una strategia - ricorda Maroni - approvata dal congresso federale di luglio, una strategia che passa dalla conquista delle regioni del Nord per realizzare il nostro grande sogno, la Macroregione del Nord, la Padania."
Un progetto vicino alla realizzazione e in un momento così simbolico ed evocativo Maroni non può fare a meno di ricordare da dove si è partiti e cosa è stato fatto nell'ultimo anno: "Proprio un anno fa di questi tempi la Lega veniva travolta dalla bufera giudiziaria e dagli scandali, ma siamo riusciti a recuperare grazie all'aiuto di tutti e oggi qui sul prato ci sono i nostri diamanti, quelli veri, che siete voi, i nostri militanti".
Ma non solo: il segretario federale tira fuori un sacchettino e lo mostra al popolo leghista.
E' leggero, contiene 13 diamanti del valore di 10mila euro l'uno.
Sono i famosi diamanti dello scandalo del 2012. 
"Diamanti - annuncia Maroni - che daremo alle sezioni, li consegnerò ai nostri segretari nazionali che li consegneranno alle sezioni più meritevoli, quelle che tengono alto il nome della Lega per la passione, non per le poltrone". 
Tutti insieme, intorno a Roberto Maroni e Umberto Bossi, per realizzare un grande progetto, quello della Macroregione del Nord.
"La Macroregione - chiarisce Maroni - è il futuro, quando mi dicono che noi governiamo solo le regioni del Nord mi scappa da ridere pensando a quel 'solo, Perché noi siamo già uno Stato, perchè insieme - Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli, siamo il quinto Stato dell'Unione Europea per popolazione e dimensione economica. La Macroregione significa mettere insieme gli sforzi, le idee, i progetti e realizzre cose concrete per i nostri territori e i nostri cittadini. Dividendoci i compiti: il Piemonte si occuperà delle infrastrutture, per colmare i collegamenti che ancora mancano, opere da realizzare nella salvaguardia del nostro territorio. Il Veneto si occuperà della salute e delle politiche sociali, con l'aiuto ai più deboli, agli anziani, a chi ha perso il posto di lavoro, per avere un sistema che dia risposte concrete, cosa che il governo non fa, mentre come Lombardia ci occuperemo del sistema fiscale, a come ridurre la pressione per le nostre imprese, visto che il governo i Roma non fa nulla ci pensiamo noi e sostituiamo noi il governo di Roma. Perché 'Prima il Nord' significa che chi è stato chiamato a governare le regioni del Nord qui starà e si impegnerà a fare anche quello che il governo di Roma non può e non vuole fare e se servirà faremo anche la guerra al Governo di Roma. La faremo noi da qui, dal Nord, e la faranno giù a Roma Umberto Bossi e i nostri parlamentari".
E il primo guanto di sfida ai palazzi romani viene già lanciato attraverso la mozione sottoscritta dai Governatori: quella sulla revisione del Patto di Stabilità interno.
"In questa mozione c'è scritto che tratteremo fino al 31 dicembre sul patto di stabilità poi se il governo dirà di no allora supereremo da soli i vincoli: sarà una cosa impegnativa e seria, ma noi non stiamo scherzando. E se serve siamo pronti a fare la guerra al Governo di Roma. Senza paura".
Perchè la Lega è immortale, ha fede e combatte per un ideale. Prima il Nord!

www.lapadania.net


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