Il “problema” delle corti Cittadine. Da due anni l'amministrazione di centrosinistra fa solo demagogia
Recentemente abbiamo letto una dichiarazione sulle corti storiche dei Comune di Desio e Lissone dell’Assessore alle Politiche di Governo del Territorio, l’Arch. Daniele Cassanmagnago, in merito al futuro PGT, da cui traiamo spunto per una serie di riflessioni.
Il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti ed il sindaco Roberto Corti |
«Il nostro Pgt avrà un riconoscimento per chi se ne prende cura. Ci saranno incentivi per il loro mantenimento. Nessuna corte potrà più essere sostituita da un palazzo. Con Monza, Desio è stata chiamata dall’Ance di Monza e Brianza per illustrare cosa prevedono i nostri progetti, i nostri piani casa. Noi ci siamo e puntiamo sulle rivalutazioni. Speriamo che anche lo Stato faccia la sua parte e promuova leggi fiscali che vanno nello stesso senso e premi il recupero degli edifici storici, aiutando con prezzi speciali i giovani sposi».
L’Amministrazione Corti punta -quindi- sulle «rivalutazioni»: di per sé il termine significa soltanto“rendere qualcosa qualitativamente migliore”. In campo urbanistico ed edilizio, il termine può assumere un significato più preciso: “valorizzare il patrimonio edilizio esistente senza un ulteriore consumo di suolo”, una necessità che viene ormai condivisa da ogni Amministrazione locale e dalla nostra Regione.
Recentemente il Sindaco ci ha rammentato di aver «sempre osteggiato il PGT del 2009» e di averlo «profondamente modificato appena insediato al governo della Città». Ha anche precisato che «La Lega non ha votato nessuna di queste modifiche a tutela del territorio, preferendo sempre uscire dall’aula».
Sia il Sindaco sia la Sua maggioranza non hanno mai compreso le ragioni di tale scelta:
la Lega Nord di Desio non condivide -nel modo più assoluto- il“metodo” (definibile come dispotico ed impositivo) utilizzato, ma non le “scelte di tutela del territorio”.
Sono ormai (quasi) due anni che l’Amministrazione Corti ripete costantemente ai quattro venti, che vuole cambiare Desio soprattutto nelle politiche di tutela del territorio: lo ripete ossessivamente senza dire come intende farlo, utilizzando argomentazioni demagogiche piene di retorica e belle intenzioni ma -alla prova dei fatti- prive di contenuti concreti e tangibili.
A parte azzerare il PGT precedente, cosa ha fatto di così diverso il Sindaco Corti dai suoi predecessori? In cosa si è distinto? Quali progetti sono stati messi in atto per migliorare la Città? Si è puntato ancora sulle alienazioni (ormai fallite) per sistemare il bilancio comunale e non si è andati più in là di un “tavolo di lavoro” per definire il destino della ex-casa di riposo.
Dopo aver parlato per anni di legalità, i Sindaco Corti e la Sua Giunta non stanno operando nessun cambiamento, e non si vedono i risultati dei programmi avviati.
Ora -al coro dei demagoghi- si aggiunge anche l’Assessore Cassanmagnago che affronta la“spinosa” e “cruciale” problematica delle corti del centro storico, ma non solo, della nostra Città, e di quella di Lissone (di cui il gruppo di lavoro capitanato dall’Arch. Fregoni si appresta a redigere il PGT): ma finora questa Amministrazione cosa ha fatto per favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente?
La risposta può essere una soltanto: NIENTE!
Qualcuno -per i corridoi del Municipio- va ripetendo che entro l’estate la variante al PGT sarà pronta e verrà adottata dal Consiglio Comunale: ad oggi nessuno ne ha però illustrato minimamente i contenuti. L’Amministrazione ha organizzato negli scorsi mesi i “Laboratori di gestione del territorio” (che tanto assomigliano alle attività che i nostri figli svolgono durante l’ora di arte -alle Scuole Elementari- con i gessetti colorati!): nelle prossime settimane verranno “illustrati”gli sbalorditivi risultati di questi incontri.
Dov’è però la politica? Dov’è il confronto -sulle tematiche politiche e sulle scelte tecniche- nelle commissioni e in Consiglio Comunale, tra i gruppi di maggioranza e minoranza? Dov’è la partecipazione delle parti sociali, delle associazioni, degli operatori economici e dei professionisti?
Questa non è partecipazione e non è trasparenza!
L’attività edilizia a Desio è completamente ferma. Non ci riferiamo a quella relativa a nuove iniziative immobiliari che consumano irreparabilmente il territorio, ma a quel recupero edilizio ed urbanistico del centro storico, degli assi commerciali, delle periferie, delle aree dismesse (o in fase di dismissione), degli spazi culturali, aggregativi e sportivi, che potrebbero insieme trasformare -in meglio- la Città: interventi che devono programmarsi nell’ambito di un progetto di lungo corso, cheandava avviato subito dopo l’insediamento di questa Giunta. Tutti gli esponenti della maggioranza, qualsiasi cosa facciano o propongano, cominciano sempre con la frase: “Questa è soltanto la prima fase di un progetto più ampio…”. Di quale progetto e come questo si articoli, e soprattutto quando si avrà una seconda fase, non è mai dato sapere…
Il recupero edilizio delle vecchie abitazioni, spesso disabitate, e dei piccoli complessi fatiscenti, di proprietà di famiglie e piccole imprese, -se avviato velocemente- potrà ridare vivacità ad un mercato del lavoro (non immobiliare) ormai da troppo tempo depresso, che può e deve essere favorito fin da subito.
L’Assessore Cassanmagnago dovrebbe spiegare meglio a cosa si riferisce quando parla dei“nostri piani casa”, visto che qualche mese fa ha così ben illustrato la Sua contrarietà all’ultimo Piano Casa della Regione Lombardia. Forse dicendo di voler dare un “riconoscimento per chi se ne prende cura” (delle corti storiche) si riferisce a una qualche onorificenza civica (tipo Corona Turrita) da assegnare a chi esegue la più raffinata delle imbiancature!
È facile dire “puntiamo a rivalutare e riqualificare” senza aver mai detto -in due anni- come attuare questo concetto…
L'assessore Daniele Cassanmagnago |
Caro Assessore: chi “punta sulle rivalutazioni” del patrimonio edilizio esistente, non affossa (per non dire stronca) così duramente il Piano Casa di Regione Lombardia, ma costruisce per migliorarlo. Chi “punta sulle rivalutazioni” non elimina grossolanamente dal proprio PGT la possibilità di recuperare i sottotetti ai fini abitativi. Le ricordiamo quanto affermato chiaramente all’articolo 63 della LR n° 12/2005:
«La Regione promuove il recupero a fini abitativi dei sottotetti esistenti con l’obiettivo di contenere il consumo di nuovo territorio e di favorire la messa in opera di interventi tecnologici per il contenimento dei consumi energetici».
Dov’era Lei, Caro Assessore, quando nel giugno ’97, sotto l’Amministrazione del Sindaco ‘Luigi’ Mariani di cui faceva parte, veniva dato il via ad uno dei più importanti interventi di modifica e stravolgimento di una parte del centro storico? La “devastazione” delle corti Desiane, se mai c’è stata, così come quella del territorio Cittadino è stata permessa ed avviata dal Piano Regolatore di quella Giunta.
Infine un ultimo appello: lasciate perdere la demagogia e dedicatevi ai problemi dei Cittadini…
Documento a cura della Lega Nord sezione di Desio