E’ stato presentato il primo progetto di legge nel nuovo consiglio regionale della Lombardia, insediatosi ieri. La proposta legislativa, che ha fra i primi firmatari il Presidente Roberto Maroni e il prof. Stefano Bruno Galli, prevede la completa “soppressione dei contributi a favore dei gruppi consiliari.”
Massimiliano Romeo, capogruppo Lega Nord in regione |
"Questo ulteriore taglio ai costi della politica – conclude Romeo – non è solo un importante segnale di risparmio in questo momento di crisi ma anche di serietà dato che si tratta di una promessa fatta in campagna elettorale dal nostro presidente Maroni e subito mantenuta".
Un primo segnale importante nella direzione della riduzione dei costi della politica e di una maggiore sobrietà. Anzi, un secondo segnale considerando le drastiche riduzioni varate la scorsa settimana nella prima seduta della Giunta lombarda per il budget dei singoli assessori e per quello della giunta stessa.
"Questo è un segnale che ritengo fosse doveroso dare ai cittadini", è il pensiero del primo firmatario, il capogruppo Stefano Bruno Galli. Che osserva: "In un momento di crisi come questa, con i cittadini alle prese con gravi difficoltà, con famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, penso fosse doveroso da parte nostra dare un segnale concreto e immediato nella direzione dell'abbassamento dei costi della politica. Questo è è un segnale che va nella direzione di una maggiore moralità e sobrietà della politica in un momento di sofferenza per il Paese. E' un primo segnale, ma ne seguiranno altri".
Una sforbiciata da 7 milioni di euro l'anno per gruppi consiliari e singoli consiglieri regionali, un segnale forte e tangibile, una risposta concreta e immediata all'antipolitica e al grillismo.
E sul punto lo stesso professor Galli è tranciante: "Questa è la dimostrazione che non abbiamo bisogno di nessun che venga a dirci di tagliare i costi: lo facciamo noi per primi, consapevoli che si tratta di un segnale atteso dai cittadini in un momento di crisi come questo".