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Desio, guerra di successione nel centrosinistra per la poltrona di vicesindaco

La situazione politica all'interno dell'amministrazione comunale è ancora in fase di stallo. L'elezione al Senato del vicesindaco Lucrezia Ricchiuti era annunciata, ma nonostante il tempo a disposizione per trovare un nuovo nome, a tre settimane dal voto non è ancora stato indicato il nuovo vicesindaco di Desio. La guerra di successione all'interno della maggioranza di centrosinistra è in corso.

L'ultimo nome in circolo è quello di Carmine Messaggiero, attuale presidente del consiglio comunale. Proprio le posizioni di Messaggiero hanno portato l'ultimo ed ennesimo scompiglio all'interno del Partito Democratico. Con la sua intervista rilasciata al "Giornale di Desio" la scorsa settimana, non ha risparmiato osservazioni e  critiche al centrosinistra. L'avere ammesso che la vittoria alle ultime elezioni comunali sia stata più il frutto dei problemi e delle divisioni del centrodestra che dei meriti del centrosinistra, ha creato molti mal di pancia nel PD. Messaggiero ha suonato il campanello d'allarme dopo essersi reso conto che questa amministrazione non è stata in grado di dare delle risposte ai problemi della cittadinanza. Forse per questo motivo qualcuno spinge proprio la sua figura per dare una marcia in più all'azione amministrativa che in due anni ha prodotto poco o niente, almeno sui temi di maggior aspettativa.
Qualche esempio? Gli abusi edilizi. Il giro di vite promesso dal vicesindaco Lucrezia Ricchiuti non c'è mai stato e la situazione è sempre la stessa, con le discusse costruzioni di via Ferravilla sempre al loro posto. Il McDonald's, osteggiato dal centrosinistra quando era all'opposizione, ha aperto i battenti con successo, e la baita promessa al comitato del quartiere Spaccone come "indennizzo" non è ancora stata realizzata. In compenso, sono spuntate alcune baracche abusive di extracomunitari nei campi tra Desio e Varedo.
Le periferie sono state dimenticate e la situazione che stanno vivendo i residenti di piazza Giotto, nella frazione di San Giorgio, è sotto gli occhi di tutti. Nel corso degli ultimi mesi, degrado e disordini sono sensibilmente aumentati. Su questo blog abbiamo parlato anche dei disagi di via Solferino, quasi al confine con Cesano Maderno. Per non parlare poi di Pedemontana. I consiglieri comunali del centrosinistra desiano hanno manifestato contro la costruzione di questa opera pubblica, la cui realizzazione era inserita anche nel programma di Ambrosoli. Hai voglia poi a dire di essere contrari.
Il problema legato alla criminalità organizzata non è stato risolto, come ha dimostrato l'ultimo arresto recente. Le infiltrazioni a Desio ci sono ancora. E poi ci sono gli appalti truccati. Dopo la denuncia in piena campagna elettorale, ecco che passate le elezioni è spuntata una determina in cui si dice che le gare contestate dal vicesindaco sarebbero regolari. Chi diceva che fosse una trovata per raggranellare qualche voto in più, forse non aveva tutti i torti. Le "battaglie" per la legalità del vicesindaco Ricchiuti, combattute a suon di interviste ed ospitate, si sono risolte con l'averle trovato una comoda poltrona al Parlamento romano.


I malumori all'interno della maggioranza sono molti. Il consigliere Francesco Sicurello, dopo avere abbandonato l'Italia dei Valori, chiede rappresentanza in giunta: vuole un posto. L'assessore Valeria Vinci, rimasta fedele a Di Pietro, è invece senza rappresentanza in consiglio e la sua permanenza in comune sembra essere appesa a un filo. Anche il destino dell'assessore Paolo Smorta è incerto, che in campagna elettorale è stato scaricato sia dagli alleati che dai sostenitori della "sua" lista Desio Viva, con cui ormai è arrivato ai ferri corti.

Carmine Messaggiero
La situazione più pesante è quella che si respira nel Partito Democratico. Per sostituire il vicesindaco in partenza per il Senato si erano fatti diversi nomi, dal capogruppo Emanuela Rocco al consigliere Jennifer Moro, fino al consigliere Rocco Cicchetti ed all'assessore Francesca Biella. Ed ora spunta anche Carmine Messaggiero. Tutti in pole position, ma tutti fermi sulla griglia di partenza. I veti incrociati e la guerra delle correnti interne al partito sta tenendo la situazione in stallo, mentre la città aspetta.

La città aspetta di liberarsi da questa amministrazione, maggioranza a palazzo ma minoranza per le strade di Desio, che anche alle ultime elezioni ha confermato il suo orientamento di centrodestra.


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