Passa ai contenuti principali

La Lombardia dei desiani è come quella di Maroni, anche in città vince il leader della Lega Nord

E' Roberto Maroni il candidato alla presidenza della regione Lombardia che hanno scelto gli elettori desiani. Il segretario della Lega Nord si è imposto anche a Desio su Umberto Ambrosoli, raccogliendo il 41,10% dei consensi. Il centrosinistra si è fermato al 37,05%, mentre la candidata del Movimento 5 stelle ha raccolto il 16,98%. Gabriele Albertini si deve accontentare di un 3,81% sotto le aspettative, mentre Carlo Pinardi è il fanalino di coda con l'1,03%. 


Il presidente Roberto Maroni
Il Partito Democratico perde con onore, nonostante la sconfitta è il primo partito in città con il 25,12% dei consensi. Il Movimento 5 stelle è la seconda forza politica con il 17,89%, seguito dal Popolo delle Libertà che raccoglie il 17,63%. La Lega Nord conferma il suo zoccolo duro dell'11,57% e la lista Maroni si afferma con un sostanzioso 9,52%. Discreta affermazione per la lista Ambrosoli che si attesta al 6,19%.
La lista Lombardia Civica si accontenta del 2,1%, tutte le altre formazioni sono sotto. Il Centro Popolare lombardo prende l'1,67% e supera l'UDC che scende all'1,53%, superando di poco i vendoliani di SEL all'1,47% e i Fratelli d'Italia all'1,44%. Fermare il declino è all'1,11% e per le altre liste sono percentuali da prefisso telefonico: Etico a sinistra 0,75%, Pensionati 0,66%, Italia dei Valori 0,62%, Lista Tremonti 0,26%, Partito Socialista 0,25% ed infile Alleanza Ecologica chiude con lo 0,11%.

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.