La questione emerge ad ogni consiglio comunale: "Che differenza c'è tra interrogazioni ed interpellanze?", e nessuno riesce mai a fornire una risposta. Nemmeno il Presidente dell'assemblea e neanche il sindaco. In realtà una piccola differenza c'è, ed è spiegata nel regolamento del consiglio comunale di cui pubblichiamo un estratto.
Nel regolamento del consiglio comunale è anche specificato che ad inizio seduta sono previste le comunicazioni (Art. 55), durante le quali ogni consigliere può chiedere la parola "per la manifestazione di sentimenti d’interesse locale o generale per una durata non superiore ai cinque minuti per ogni argomento trattato". E regolarmente, anche nell'ultimo consiglio comunale della scorsa settimana, qualcuno ha posto quesiti nello spazio riservato alle comunicazioni. Si può fare confusione tra interpellanze ed interrogazioni, che sono due tipi simili di domande, ma tra una domanda e un'affermazione c'è una bella differenza. Consiglieri di maggioranza insegnano...
Estratto dal regolamento del consiglio comunale di Desio - Art. 57, interrogazioni ed interpellanze
- Lo svolgimento delle interrogazioni e delle interpellanze non potrà occupare più di un'ora per ogni seduta consiliare.
- Prima vengono trattate le interrogazioni e poi le interpellanze, secondo l’ordine cronologico di rispettiva presentazione. I tempi di illustrazione sono contenuti nei cinque minuti per consigliere.
- L'interrogazione consiste nella richiesta, rivolta al Presidente del Consiglio, al Sindaco od alla Giunta, per avere informazioni circa la sussistenza o la verità di un fatto determinato.
- L'interrogazione deve essere sempre formulata in modo chiaro, conciso ed in termini corretti. Essa deve pervenire al Presidente del Consiglio Comunale.
- Il Presidente del Consiglio Comunale, il Sindaco o l'Assessore delegato per materia, possono dare risposta immediata all'interrogazione presentata durante la seduta. Se non dispongono degli elementi necessari per una risposta, ne prendono atto e si riservano di dare risposta scritta all'interrogante entro quindici giorni da quello di presentazione.
- L’interpellanza consiste nella domanda, rivolta al Presidente del Consiglio Comunale, al Sindaco o alla Giunta, per conoscere i motivi, i criteri e gli intendimenti, in base ai quali sono stati adottati taluni provvedimenti o trattati determinati argomenti.