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Canile, retromarcia del comune. L'appalto era sbagliato, escluso Pantigliate

Altra figuraccia per l'amministrazione comunale di Desio. Il bando che affidava il servizio di recupero e custodia dei cani randagi rinvenuti sul territorio comunale, è stato annullato perchè "in palese contrasto con il Regolamento Regionale". Vincono gli animalisti che si erano scagliati contro questa decisione, perde il comune di Desio che è incappato in una gaffe clamorosa. Il sindaco Roberto Corti ed i suoi assessori non sanno leggere i regolamenti.




Revocare un bando perchè l'amministrazione di centrosinistra non si accorge di avere affidato un servizio al di fuori dei parametri stabiliti dalla legge? A Desio si può, ed è sintomatico di come venga guidata la macchina comunale.
Il caso è stato sollevato nel periodo natalizio dagli animalisti, dopo che il comune di Desio aveva affidato il servizio al canile di Pantigliate. Unico ad avere partecipato al bando indetto dal comune di Desio per l'affidamento dei cani randagi, la struttura è nota per tristi vicende di cronaca che hanno come protagonisti i cani maltrattati ospitati all'interno della struttura.
Il regolamento regionale prevede che la struttura a cui il comune affida il servizio debba essere ad una distanza massima di 30 chilometri, ma Pantigliate è abbondantemente oltre la soglia. Se non fosse stato per la mobilitazione degli animalisti, che hanno dato il via ad una campagna di sensibilizzazione attraverso i social-network e inviato migliaia di messaggi all'indirizzo di posta elettronica del sindaco, probabilmente la notizia sarebbe passata in sordina.

Venerdì scorso l'aggiudicazione alla ditta che gestisce il canile di Pantigliate è stata annullata, dando atto che il servizio di ricovero per i cani randagi rinvenuti sul territorio comunale di Desio rimane in capo all'impresa "Country dog" di Limbiate.

Determinazione n. 781 del 27.11.2012
Determinazione n. 66 dell’01.02.2013


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