Passa ai contenuti principali

Terremoto in consiglio comunale tra cambi di casacca e richieste di dimissioni

Dopo la seduta del consiglio comunale di ieri sera, cambia il panorama delle forze politiche rappresentate all'interno del parlamentino locale. Scompaiono il Popolo delle Libertà e l'Italia dei Valori, la lista civica Desio 2000 perde un consigliere. Colpo di scena Tiziano Garbo: "Resto nell'UDC".




Le elezioni hanno sempre il loro effetto e quello sulla politica desiana può essere definito come un piccolo tsunami, che nel nostro comune cancella il PdL e l'IdV. Come già annunciato, Vincenzo Bella ha abbandonato il partito di Silvio Berlusconi e si è dichiarato indipendente. Anche il consigliere Filippo Ielo ha abbandonato il PdL, annunciando la nascita di una nuova lista civica nell'ambito del centrodestra insieme a Sergio Pozzoli, che a sua volta lascia la lista civica Desio 2000, e all'ex assessore Calogero Miceli. Momentaneamente i tre si costituiranno nel Gruppo Misto, presieduto da Bella.
Duro il commento di Mattia Costanza, capogruppo di Desio 2000, che ha chiesto le dimissioni di Pozzoli: "Sei entrato in consiglio comunale grazie alla rinuncia di Giampiero Mariani e con i voti della lista civica, libero di fare le tue scelte ma falle con i tuoi voti, non con quelli degli altri".

Anche all'interno della maggioranza c'è un consigliere che cambia le carte in tavola. Francesco Sicurello, capogruppo ed unico esponente dell'Italia dei Valori, cambia casacca e passa con la lista "Diritti e libertà" insieme ai tranfughi dipietristi. Alle elezioni regionali sosterrà il "Centro popolare lombardo", lista composta insieme al nuovo movimento di Tabacci e sostenuta anche da Tiziano Garbo: una coppia nuova per la politica del terzo millennio.
E' stato proprio Garbo, che ultimamente è stato elevato all'onore delle cronache nazionali, ad estrarre il coniglio dal cilindro. A Desio è stato eletto con il sostegno del PdL, in regione vota Ambrosoli e alle politiche vota Monti. Ma lui, fermo e deciso, rimane nell'UDC.

In tutto questo balletto, un punto fermo c'è: "I quattro consiglieri della Lega Nord non cambiano partito - ha detto Antonio Zecchin - e continueranno anche a rappresentare la Lista per Desio che purtroppo non è riuscita ad entrare in consiglio comunale".

Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.