Passa ai contenuti principali

Giunta, nuove deleghe all'assessore Vinci. Rimpasto atto primo.

In attesa del rimpasto di giunta dopo le elezioni, il sindaco Roberto Corti ha affidato nuove deleghe all'assessore Valeria Vinci.


Valeria Vinci
"Sono lieto di comunicare che in data 10.01.2013 ho integrato le deleghe dell'assessore Vinci attribuendole il Servizio di igiene ambientale - Gestione rifiuti". Con questo scarno comunicato il sindaco Roberto Corti ha provveduto ad informare i consiglieri comunali nel pomeriggio di martedì scorso. Dopo che in mattinata la notizia è stata riportata da "Il Giornale di Desio" il primo cittadino ha pensato bene di informare i componenti del parlamentino locale, con 5 giorni di ritardo ed una puntualità da fare impallidire.

Candidata alle scorse elezioni comunali nella lista dell'Italia dei valori, Valeria Vinci ha raccolto solo 5 preferenze. Nonostante abbia ottenuto un risultato modesto, il suo partito l'ha scelta ed imposta per avere una rappresentanza all'interno della giunta di centrosinistra, provocando i malumori del consigliere Francesco Sicurello, storico leader dei dipietristi desiani, che avrebbe preferito optare per un altro nome.
La sua nomina è stata infatti un parto travagliato: entrata a far parte della squadra di Corti in un secondo momento rispetto alla formazione iniziale, per trovare il suo nome si è dovuti infatti guardare fuori i confini desiani. E se la sinistra in campagna elettorale attaccava Lega Nord e lista civica per Desio contestando la candidatura del biassonese Silvio Arienti, sugli assessori residenti fuori città sono caduti tutti i veti. Oltre alla seregnese Vinci, l'assessore Cassanmagnago è di Milano ed il capogruppo del PD, Emanuela Rocco, risiede a Varedo.

Lo stesso Sicurello ha annunciato nei giorni scorsi la sua intenzione di abbandonare Di Pietro per aderire alla nuova formazione politica di Bruno Tabacci, il Centro Democratico. Questo cambio di casacca priva l'IdV di una rappresentanza in consiglio comunale ed è probabile che Sicurello e la sua nuova formazione politica chieda a sua volta un posto all'interno della giunta. A farne le spese potrebbe essere proprio Valeria Vinci, a meno che anche lei abbia deciso di abbandonare i dipietristi per approdare in una nuova formazione politica che le garantisca la permanenza all'interno dell'amministrazione. Per fare cosa non si sa, visto che al momento dei suoi risultati non si hanno notizie.


Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.