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Desio: il sindaco, i Rom, il campeggio abusivo, l'ordinanza e quel velo d'ipocrisia radical-chic.

Alzi la mano chi ha amici o parenti che, almeno una volta nella vita, siano venuti a fare campeggio a Desio. Nel caso, si preparino ad avvisarli: d'ora in poi sarà vietato campeggiare nella nostra città. L'ultima ordinanza del sindaco Roberto Corti vieta infatti il campeggio fuori dalle aree attrezzate. Che in città non esistono.



Il paraculismo della sinistra desiana non conosce confini. A Desio c'è l'emergenza Rom con camper che sostano indisturbati in diversi parcheggi della città? Ecco che il sindaco, dopo le numerosissime lamentele da parte della cittadinanza e le diverse interpellanze della Lega Nord, decide (con un ampio margine di ritardo) di intervenire ed affrontare quella che in consiglio comunale definisce come "una nostra tensione".
Da qui nasce l'esigenza di quella che, secondo il primo cittadino, "non è un'ordinanza contro i Rom, sarebbe discriminatorio", ma si tratta di un provvedimento "ad personam" perchè non va a colpire un'etnia ma solo il comportamento sbagliato dei singoli. Giusto, ci mancherebbe altro. Nella sua banalità il ragionamento non fa una grinza.
D'altra parte è risaputo che a campeggiare per la città non siano turisti arrivati a Desio per le cure termali o una settimana di relax, ma i soliti noti, guardacaso Rom, che da quando si è insediata questa giunta hanno scambiato ancora più di prima Desio come un grande campeggio gratuito. Con la sinistra alla guida della città la situazione è nettamente peggiorata.
Relativamente all'ordinanza, secondo il sindaco Roberto Corti, "le interpretazioni che vengono date ognuno le utilizza a suo uso e consumo" e durante l'ultimo consiglio comunale sottolinea che "l'intento non è punitivo come alcuni organi di stampa hanno enfatizzato". E' sempre colpa dei giornali.
Insomma, l'ordinanza serve per contrastare la presenza di chi campeggia abusivamente a Desio ed abbandona liquami e spazzatura creando situazioni di degrado. Guai però, per la sinistra con la puzza sotto il naso, a chiamarli zingari o Rom.

E' proprio come tenere il piede in due scarpe: da una parte il sindaco vuole fare il paladino della legalità e dell'ordine, inventandosi un'ordinanza che potrebbe essere efficace, ma dall'altra, per non urtare e tenere buona la parte più radicale della sua coalizione, è costretto a dire che non è stata pensata per allontanare gli zingari da Desio. Su quest'ultimo punto il sindaco ha pienamente ragione: anche nella settimana appena trascorsa, i camper sono stati segnalati di frequente in diverse zone della città. Fumo negli occhi dei desiani, l'ennesima sola della premiata ditta Roberto Corti & C.

Documento: Ordinanza di divieto di utilizzo, a fini di dimora, di spazi pubblici e privati, non destinati a campeggio, con tende, roulottes, camper, caravan, case mobili e simili, emanata il 9 gennaio 2013.

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