"Sono orientato su Matteo Renzi, e non è un mistero. Mi sento in sintonia con le cose che dice e sono fiducioso che le porterà avanti. Farò quello che posso per sostenerlo". Nonostante le parole di Roberto Corti, sindaco di Desio che ha sponsorizzato il collega fiorentino Matteo Renzi, anche nella nostra città ad aggiudicarsi le primarie del centrosinistra è stato il "compagno" Pierluigi Bersani.
Se a Firenze l'effetto Renzi è stato trainante, nella nostra città l'effetto Corti non si è fatto sentire. L'elettorato di centrosinistra ha ignorato l'indicazione del sindaco di Desio scegliendo di orientarsi a sostenere Pierluigi Bersani. La prova dei fatti ha dimostrato che alla guida dell'amministrazione comunale manca una leadership forte, credibile, autorevole e capace di creare opinione. Tra Roberto Corti e Matteo Renzi c'è un abisso. Purtroppo.
L'esito delle primarie è stato netto. Il 60% degli elettori del centrosinistra ha scelto Bersani, mentre Renzi si è fermato al 40%. Bersani aveva il sostegno dello zoccolo duro del Partito Democratico, la cui provenienza affonda le radici nel PCI-PDS-DS, che conferma di avere saldamente in mano la guida della sezione cittadina del partito.
Sono stati 1.266 i desiani che domenica scorsa si sono recati al secondo turno delle primarie. Un numero esiguo se pensiamo agli oltre settemila voti raccolti dal centrosinistra alle ultime elezioni. A Besana Brianza, con una popolazione pari a meno della metà di Desio, l'affluenza è stata di 734 elettori. La differenza salta all'occhio.
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