Passa ai contenuti principali

Meno tasse e delinquenza, più lavoro e sicurezza. Le richieste dei desiani sotto l'albero

La crisi c'è e si fa sentire, anche e soprattutto a Natale. Saranno festività amare per molti desiani, alle prese con i bilanci familiari da far quadrare. Imu, Irpef, Tosap, mense e trasporto scolastico, asili nido, scuole materne e nuova tassa di concessione per gli ambulanti. Il 2012 è stato all'insegna della pressione fiscale, che a Desio l'amministrazione comunale ha contribuito ad aumentare.
Come se non bastasse il governo Monti con i partiti che lo hanno sostenuto. Ed il centrosinistra desiano, con il governo Monti, ci è andato a braccetto. L'aspirina non bastava per guarire il paese? La cura Monti non è di certo servita. 

Non bastasse l'aumento delle tasse, è anche la questione sicurezza ad allarmare di desiani. Sul profilo twitter @desioinpadania qualcuno chiede le ronde, stanco dei continui furti nelle abitazioni. Il quartiere Spaccone sembra essere particolarmente preso di mira, ma segnalazioni di furti giungono da tutta Desio. Non si tratta solo dei "topi d'appartemnto": anche molti esercizi commerciali sono stati presi di mira. Recentemente un furgone ha sfondato la saracinesca del bar "Convegno" di via Milano, e nel corso dell'ultimo anno episodi del genere hanno purtroppo riempito le pagine delle cronache locali.

I mercatini in piazza don Giussani che hanno fatto infuriare i commercianti del centro e la pista di pattinaggio basteranno per trascorrere un Natale senza pensieri? Più tasse e meno sicurezza: ecco cosa hanno trovato i desiani sotto l'albero, ma il carbone in dono non è mai apprezzato. Ecco i regali non meritati portati da Babbo Natale Roberto Corti e Befana Lucrezia Ricchiuti. 






Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.