Passa ai contenuti principali

Anziano chiede di spostare il parcheggio disabili. Sono già passati sei mesi...

Un cittadino scrive al sindaco, ma lui preferisce fare spallucce e non rispondere, scaricando la responsabilità agli uffici e non interessandosi più della questione. Questa è la sinistra al governo della città, così attenta ai bisogni dei cittadini da non riuscire, in sei mesi, a spostare un parcheggio per disabili. Articolo di Alessandro Crisafulli da "Il Giorno" di venerdì 9 novembre 2012

Anziano chiede di spostare il parcheggio per disabili, sono già passati sei mesi...
Oltre sei mesi di attesa, invano. Capita che per spostare un posto auto per disabili ci si possa impiegare un "pochino" di tempo. Certo, la burocrazia ha i suoi tempi, e gli uffici comunali hanno tante incombenze quotidiane. Ma a Desio succede che per soddisfare una intelligente e legittima richiesta di un anziano con difficoltà motorie ci si possa impiegare una "vita".
"A inizio giugno ho fatto richiesta al sindaco di poter spostare lo stallo di via Pozzo Antico 24 - racconta Giancarlo Arienti - perchè invisibile e impraticabile per chi ne ha bisogno. Il 7 dello stesso mese i vigili mi hanno inviato una lettera, dicendo di avere già fatto il sopralluogo e che sarebbero subito intervenuti".
"Nei prossimi giorni - recitava la lettera della Polizia locale, insieme a un tecnico provvederemo a concordare lo spostamento in una posizione dove il suo avvistamento sia più consono  e rispondente alle esigenze delle persone disabili. Auspicando una rapida soluzione al disagio da lei evidenziato, cordiali saluti". Una rapida soluzione, sulla carta... che a sei mesi di distanza, nel concreto, non si è ancora vista.



Post popolari in questo blog

«Così ho visto arrivare in Brianza la ’ndrangheta». I ricordi del generale Boscarato

«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.

"L’han giurato, li ho visti in Pontida"

Mezzago, l'ombra della malavita dalla Calabria sulla Stalingrado brianzola

Nemmeno Mezzago è immune alle infiltrazioni della criminalità organizzata. In quella che per percentuali elettorali si potrebbe definire la "Stalingrado della Brianza, si denota il fallimento della sinistra paladina della lotta all'illegalità.