Un imprenditore desiano fa parlare di sè. Egidio Motta, titolare della Polaris di via Molinara, vuole rilanciare le attività turistiche ed economiche del lago di Pusiano. Nonostante il periodo di crisi ha deciso di investire e puntare sulla Brianza, con l'obiettivo di ridare lustro a un gioiello naturale della nostra zona.
"Vogliamo rivalorizzare la pesca e il lago desideriamo estendere ed ampliare l'attività turistica prettamente legata al lago con una serie di nuove e importanti soluzioni alla portata di coloro i quali amano questi luoghi incantevoli", ha spiegato Egidio Motta.
Una veduta del lago di Pusiano |
Gli interventi più significativi riguarderanno la Casa di Pesca, edificio risalente al XVI secolo e abitato fino al 2008, storica dimora del 'camparo', guardiano della casa dei pescatori, ora vittima dell'inevitabile deperimento dovuto al tempo e alle condizioni meteo.
L'intervento è finalizzato a riportare la struttura al lustro del passato reinterpretandolo in chiave attuale, mantenendone inalterata l'architettura. Così, la prima simbolica novità è stato il posizionamento di una statua della Beata Vergine Maria nell'antica teca al piano superiore dove anticamente era custodita la statua di San Giuseppe, che vegliava sul Lago dall'antica dimora, andata perduta.
Nella Casa di Pesca, Egirent ha deciso di realizzare un museo interamente dedicato alla pesca, alle sue origini, agli strumenti antichi e moderni utilizzati dai pescatori, e a strumentazione tecnica che possa essere informativa e al tempo stesso formativa per i più giovani. Una memoria storica sulla pesca, nella quale possano rivedersi e ritrovarsi i tanti pescatori della Brianza e della Lombardia, con la particolarità di uno spazio espositivo che si affacci direttamente sulle acque del Lago Pusiano e viva dei suoi odori e dei suoi colori. Al Piano Superiore della struttura saranno invece creati locali da riservare ai pescatori: un modo, questo, per aprirsi al turismo. I pescatori che lo vorranno avranno così la possibilità di proseguire nella loro attività sfruttando tutte le ore della giornata, un'opportunità legata proprio al rilancio dell'attività di pesca.
Legate al rilancio della pesca sono le opere di riqualificazione di terreni rivieraschi a disposizione di Egirent, la società creata per il rilancio del lago brianzolo.
L'intervento è finalizzato a riportare la struttura al lustro del passato reinterpretandolo in chiave attuale, mantenendone inalterata l'architettura. Così, la prima simbolica novità è stato il posizionamento di una statua della Beata Vergine Maria nell'antica teca al piano superiore dove anticamente era custodita la statua di San Giuseppe, che vegliava sul Lago dall'antica dimora, andata perduta.
Nella Casa di Pesca, Egirent ha deciso di realizzare un museo interamente dedicato alla pesca, alle sue origini, agli strumenti antichi e moderni utilizzati dai pescatori, e a strumentazione tecnica che possa essere informativa e al tempo stesso formativa per i più giovani. Una memoria storica sulla pesca, nella quale possano rivedersi e ritrovarsi i tanti pescatori della Brianza e della Lombardia, con la particolarità di uno spazio espositivo che si affacci direttamente sulle acque del Lago Pusiano e viva dei suoi odori e dei suoi colori. Al Piano Superiore della struttura saranno invece creati locali da riservare ai pescatori: un modo, questo, per aprirsi al turismo. I pescatori che lo vorranno avranno così la possibilità di proseguire nella loro attività sfruttando tutte le ore della giornata, un'opportunità legata proprio al rilancio dell'attività di pesca.
Legate al rilancio della pesca sono le opere di riqualificazione di terreni rivieraschi a disposizione di Egirent, la società creata per il rilancio del lago brianzolo.
"Il triplice obiettivo di rivalorizzare il lago con le proprie sponde, di rivalorizzare la pesca dilettantistica offrendole un quadro ambientale migliore e far sì che ciascuno possa sentire il Lago Pusiano come proprio nelle differenti ore del giorno e nelle diverse attività è un sogno che si sta costruendo giorno dopo giorno - conferma Egidio Motta - grazie anche al sostegno di quanti in questi mesi hanno mostrato curiosità ed apprezzamento verso il nostro operato così rispettoso di radici e tradizioni che non vogliamo invadere, ma riportare in superficie e far affiorare agli occhi delle nuove generazioni. Vogliamo che questo torni ad essere quel gioiello nel cuore della Brianza che colpì decenni fa il grande Giuseppe Parini, un fascino che con le dovute proporzioni ha toccato nel cuore anche il sottoscritto, tanto da indurlo in un'avventura che prima di essere imprenditoriale vuole essere ambientale e territoriale, animata da quell'intraprendenza tipica di noi brianzoli".
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