Dopo gli incresciosi fatti di ieri, durante il corteo contro Pedemontana, il movimento Domà Nunch vuole vederci chiaro. La delegazione presente all'iniziativa con bandiere e striscioni, è stata allontanata in malomodo da alcuni manifestanti scesi dall'auto di una notissima sigla sindacale.
Come denunciato già ieri 30 settembre, durante l'avvio della manifestazione a Desio, un'auto-van riportante le decalcomanie ufficiali della CGIL ha superato improvvisamente la rappresentanza di Domà Nunch posizionandosi davanti ad essa. Dal mezzo sono scese alcune persone, subito raggiunte da altri "manifestanti"; a ciò è seguito l'inscenarsi della violenta serie di insulti e provocazioni nei confronti degli econazionalisti, obbligando il conseguente l'intervento della polizia.
Il movimento econazionale Domà Nunch, per bocca del Segretario Nazionale Matteo Colaone:
- Pretende che gli organizzatori della manifestazione forniscano delle spiegazioni ufficiali e a mezzo stampa sull'intero accaduto e con particolare riferimento a quali misure siano state messe in atto per evitare la presenza di individui violenti, espondendo a serio rischio la città di Desio;
- Pretende che il sindacato CGIL giustifichi l'azione sopra descritta e faccia assoluta chiarezza sulle proprie responsabilità, nonchè sulle motivazioni per le quali un loro mezzo abbia eseguito tale manovra e in tale frangente;
- Annuncia di riservarsi la decisione di presentare un esposto alla magistratura competente.
Il logo del movimento Domà Nunch |
Come denunciato già ieri 30 settembre, durante l'avvio della manifestazione a Desio, un'auto-van riportante le decalcomanie ufficiali della CGIL ha superato improvvisamente la rappresentanza di Domà Nunch posizionandosi davanti ad essa. Dal mezzo sono scese alcune persone, subito raggiunte da altri "manifestanti"; a ciò è seguito l'inscenarsi della violenta serie di insulti e provocazioni nei confronti degli econazionalisti, obbligando il conseguente l'intervento della polizia.
Il movimento econazionale Domà Nunch, per bocca del Segretario Nazionale Matteo Colaone:
- Pretende che gli organizzatori della manifestazione forniscano delle spiegazioni ufficiali e a mezzo stampa sull'intero accaduto e con particolare riferimento a quali misure siano state messe in atto per evitare la presenza di individui violenti, espondendo a serio rischio la città di Desio;
- Pretende che il sindacato CGIL giustifichi l'azione sopra descritta e faccia assoluta chiarezza sulle proprie responsabilità, nonchè sulle motivazioni per le quali un loro mezzo abbia eseguito tale manovra e in tale frangente;
- Annuncia di riservarsi la decisione di presentare un esposto alla magistratura competente.