"Sentir parlare di ndrangheta e' terrificante, noi della Lega abbiamo fatto saltare anche giunte comunali per questo: quando c'e' puzza di camorra non si scherza". Con queste parole Matteo Salvini, segretario della Lega Lombarda, ha commentato l'arresto dell'assessore regionale Domenico Zambetti, del PdL. L'accostamento con le vicende di Desio, con la Lega che ha mandato a casa la precedente giunta, è inevitabile.
Matteo Salvini e Roberto Maroni |
"La Lega Nord è nata per combattere mostri come la 'ndrangheta, Roberto Maroni è stato nei fatti il miglior ministro anti-mafia di sempre, la Lombardia ha sempre reagito e lo farà anche ora". Alle 19 di questa è convocata una riunione del il gruppo "per prendere in mano situazione e decidere cosa fare", ha spiegato Salvini intervistato in diretta da Radio Popolare. "C'e' puzza di 'ndragheta quindi fermi tutti, non c'e' distinzione tra Lega, Pd, Pdl: se c'e' questo problema in Regione, non e' un problema come tanti altri. Ho parlato settimana scorsa con Zambetti, ci sono discorsi in sospeso, ma se la situazione e' quella che si legge non e' una cosa come un'altra". L'esponente del PdL avrebbe ricevuto un pacchetto di preferenze alle regionali del 2010, in cambio di 200mila euro consegnati a due colletti bianchi della 'ndrangheta.
Domenico Zambetti in un manifesto elettorale |
PEDEGREE DEMOCRISTIANO - Politico di lungo corso, Zambetti ha iniziato la sua carriera politica in Brianza, come consigliere del comitato sanitario di Vimercate. In seguito è stato eletto per la Democrazia Cristiana consigliere comunale, assessore e sindaco a Cassina dè Pecchi. Dal 1995 al 1999 è stato assessore alla provincia di Milano durante la presidenza di Livio Tamberi (centrosinistra), nel 2000 passa al CDU di Rocco Buttiglione e viene eletto consigliere regionale della Lombardia. Con la nascita dell'UDC confluisce nel partito di Casini e ne diventa il presidente regionale, ma nel 2006 abbandona il partito e passa con la neonata Democrazia Cristiana per le autonomie, che nel 2009 entra nel Popolo delle Libertà. Rieletto in regione per la seconda volta nel 2005 e per la terza nel 2010, raccogliendo migliaia di preferenze personali, è stato noinato assessore alla casa.
Secondo Salvini, pero', quanto avvenuto "puo' essere anche punto di ripartenza: "Si tratta di un problema che abbiamo in casa, sottovalutato da qualcuno, ma puo' essere anche momento di reazione".