Non solo la sezione distaccata del Tribunale di Monza ma anche i giudici di pace e l'ufficio decentrato per le notifiche di Desio sono a rischio accorpamento a Monza. Un'altra doccia fredda per la giustizia monzese dopo quella della soppressione del Tribunale di Desio decisa per la spending review.
Dopo avere scoperto che non è di 6 anni ma soltanto di 1 anno la proroga per l'utilizzo dei locali della sezione distaccata del Tribunale a Desio perché l'edificio non è di proprietà dello Stato ma del Comune, arriva infatti anche la notizia che pure l'ufficio dei giudici di pace e quello per le notifiche che hanno sede sul territorio desiano verranno chiusi entro 1 mese. A meno che il Comune di Desio dichiari che intende accollarsi tutte le spese necessarie per il loro mantenimento.
"So che il sindaco di Desio ha intenzione di incontrare i sindaci degli altri Comuni del territorio per sensibilizzarli su questo problema", commenta la presidente del Tribunale di Monza Anna Maria Di Oreste, che da anni combatte contro le carenze di spazi, personale e attrezzature per la Giustizia monzese e ora si trova anche questo nuovo incubo della soppressione della sezione distaccata del Tribunale a Desio con tutte le catastrofiche conseguenze.
A nulla è valsa la lettera inviata al Ministro della Giustizia da lei, dal presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi, dal presidente dell'Ordine degli avvocati di Monza e Brianza Francesca Sorbi e dai Comuni di Desio e Monza. E neanche la mozione promossa dalla Lega Nord e approvata dal Consiglio regionale della Lombardia.
In tutte le salse dalla Brianza è stato lanciato a Roma l'allarme per salvare la sede distaccata di Desio dove risultano in carica 12 magistrati e nel solo anno 2010/2011 sono sopravvenuti 6323 procedimenti civili e 977 penali. Quanto alle spese annue sostenute per il funzionamento dell'Ufficio giudiziario, le stesse "ammontano - è stato spiegato invano nella lettera al Ministro - a 196.274 euro per utenze telefoniche, riscaldamento, manutenzione e servizi; mentre per la locazione non vi è nessun costo in quanto l'edificio è messo gratuitamente a disposizione dal Comune di Desio".
Con il trasferimento a Monza, invece, si sarà costretti a trovare ulteriori spazi in affitto che si sommeranno ai 2.065.029 euro delle locazioni dei 6 stabili attuali. Oltre al danno, poi, anche la beffa. Il Ministero dovrà pagare persino le spese di trasloco degli arredi per sgomberare i locali 'occupati'. Quindi proprio non si capisce dove lo Stato potrà trarre un risparmio dalla soppressione della sede decentrata della Giustizia a Desio. Una sede giudiziaria che funziona alla grande e in un territorio a rischio reale di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.